Cultura
Capitolo: 8 Il mondo delle bevande composite – Cocktail e altri drink
Appunti di:
Valerio Bazzi
Marzo 2024
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Prima di addentrarci in questo variegato mondo di bevande composite, ripetiamo la nostra usuale precisazione ogni volta che si parla di alcolici:
questi appunti hanno unicamente uno scopo didattico-culturale, nella convinzione che Conoscere aiuta ad un bere più consapevole:
Il nostro motto recita:
Bere meno – Bere meglio!
E, per chi è astemio, vi sono ottimi cocktail e altri drink analcolici per ogni occasione
Elenco argomenti:
PRIMA PARTE - Cocktail – Generalità sul mondo dei drink compositi
Presentazione della prima parte
01- Definizioni generali
02- Bicchieri da cocktail – tipologie
03- Le diverse professionalità dei “baristi”
04- Suddivisione dei cocktail in base a varie caratteristiche
05- Metodi di preparazione dei cocktail
06- Abbinamenti dei cibi con i cocktail - Esempi
07- Normativa italiana sulla vendita e consumo di alcolici – Cenni
SECONDA PARTE - Cocktail –Curiosità e ingredienti
Ricette e storie di cocktail popolari in Italia e nel mondo
08- Presentazione parte seconda
09 Dieci Cocktail italiani famosi in Italia e nel mondo
10 Trenta cocktail internazionali
11 Dieci Cocktail con componente caffè
12 Hot drink – Cocktail invernali
13 Dieci ottimi cocktail analcolici
14 Venti Cocktail bar famosi in Italia e nel mondo
00 Presentazione della prima parte
Nel precedente capitolo 7 (Vino e altri spiriti) abbiamo illustrato alcune delle principali categorie di bevande alcoliche scoprendo una numerosissima varietà di prodotti.
Facile dunque prevedere che il mondo dei cocktail, o più genericamente dei drink compositi, alcolici o analcolici, comprenda una infinità di variazioni sul tema.
L’esposizione che segue sarà pertanto un sunto esaustivo solo per chi leggerà per pura curiosità culturale, mentre rappresenterà uno stimolo in grado di indirizzare l’approfondimento della tematica per chi sia veramente interessato all’argomento.
In questa prima parte del capitolo 8troverete informazioni generali sul mondo dei cocktail, di cui citeremo solo i nomi, mentre nella seconda parte saranno illustrate storie e ricette di molti cocktail famosi e apprezzati in Italia e nel mondo.
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01- Definizioni generali
a- La parola "cocktail" si riferisce a una miscela di bevande alcoliche e non alcoliche, solitamente servita in bicchieri appositamente progettati chiamati genericamente "cocktail glass" ma che nello specifico portano nomi entrati ovunque nel lessico dei barman.
Queste bevande possono includere una grande varietà di ingredienti come liquori, vini, succhi di frutta, sciroppi, e tanti altri a proprio piacere, scelti in base alla situazione del momento, unici limiti la fantasia e la disponibilità di ingredienti adatti al consumo umano.
La parola cocktail letteralmente tradotta dall’inglese significa coda di gallo e la sua origine si perde tra numerose storie e leggende.
Il riferimento più accreditato è alla variegata colorazione della coda dei galli da combattimento, caratteristica che ben rappresenta l’importanza anche della varietà cromatica di un cocktail di successo.
b- Componenti di un cocktail.
I componenti di un cocktail possono essere suddivisi in quattro categorie, non necessariamente presenti tutte nei drink compositi; infatti alcuni dei più popolari cocktail sono realizzati con due soli ingredienti, come vedremo nel prossimo capitolo.
Gli ingredienti (dei cocktail alcolici) sono suddivisibili in quattro categorie principali, ossia basi, coloranti, aromatizzanti e decorazioni:
1• base: la base è l'elemento intorno al quale si costituisce il cocktail, di solito si tratta di un distillato bianco (o scuro) che dà struttura alla bevanda. In base alla caratterizzazione del distillato si avranno basi neutre (es. vodka o rum), parzialmente caratterizzati (es. whiskey o cachaça) o fortemente caratterizzati (es. gin o tequila)
2• aromatizzante: l'aromatizzante è l'elemento che arricchisce il ventaglio olfattivo e gustativo, liquori o creme sono generalmente quelli più usati che danno profumo e gusto. Base e aromatizzante potrebbero essere sintetizzati in un liquore o crema (che sono bevande diverse dai distillati)
3• colorante: il colorante migliora il colore e la piacevolezza della bevanda; è un soft drink come cola, tonica, sciroppi, frutta. Nel cocktail ne influenza l'aspetto visivo e il gusto
4• decorazione: serve per migliorare l'impatto estetico della bevanda; alcune volte può anche variare l'aroma del cocktail, come ad esempio le crustas, ossia zucchero o sale passati sul bordo del bicchiere inumidito. Solitamente si utilizza frutta (bucce o spicchi di agrumi, ciliegie sotto spirito, olive) o aromi (zucchero, sale, cacao, noce moscata)
c- Glossario delle tipologie di cocktail.
Vi sono cocktail più adatti come aperitivi, altri come digestivi o ancora per tutte le ore o dissetanti, corroboranti, analcolici o dietetici, eventualmente frizzanti.
I termini che caratterizzano il mondo dei cocktail sono molteplici e usualmente in lingua inglese, sia per i nomi delle bevande che per ,gli strumenti utilizzati, i tipi di bicchieri, e altre caratteristiche quali:
short, medium o long drink (in base alla quantità, rispettivamente corto fino a 7 cl, medio 10 cl, lungo dai 20 ai 30 cl) oppure pre-dinner o after dinner (aperitivi o digestivi) e ancora on the rocks o hot drink (con ghiaccio o bollenti) e, naturalmente, alcolici o analcolici.
Altre definizioni di gruppi di cocktail:
Sour:
Una numerosa famiglia di cocktail è quella detta “sour” che è caratterizzata dall’acidità, da cui il nome, e la cui composizione consiste in miscela di un distillato, di succo di lime o limone e un dolcificante, che può essere zucchero, sciroppo o anche un liquore molto dolce come il Triple Sec.
Spesso la parola sour accompagna il nome del cocktail, come ad esempio il Whiskey sour cocktail o il Vodka sour.
Collins:
Una sottocategoria dei sour è quella dei cocktail “collins”, le cui caratteristiche essenziali sono una base alcolica (spesso gin), succo di limone (o di lime), dolcificante e soda.
Highball:
Un’altra famiglia di cocktail viene sintetizzata con la parola “highball”: si tratta di long drink che prevedono una base di distillato, gin vodka whisky eccetera, versato in un bicchiere alto con ghiaccio e una bevanda gassata, (filler, ovvero soda, tonica, cola, e così via), spesso arricchiti da una guarnizione.
Tiki:
Una sottocategoria degli highball è quella degli esotici cocktail tiki, che prevedono, generalmente, una base di rum, succo di lime e zucchero mescolati ad altri ingredienti, quali succhi di frutta, spezie o liquori, preferibilmente con note o rimandi alla cultura polinesiana o comunque tropicali.
Sparkling:
cocktail leggeri e freschi, destinati a serate tranquille, adatti per l’estate, con Tasso alcolico piuttosto basso e zucchero quasi assente:
sono gli “sparkling cocktail”, quelli cioè a base di frutta fresca e spumante o Champagne.
Ad esempio possiamo citare il Bellini e il Margarita.
Molto apprezzati sono anche i cocktail che si caratterizzano per la dolcezza, con sapori fruttati come il Mojitoo, la Caipiroska, la Tequila sunrise e tanti altri.
Ancora tra i drink dissetanti troviamo la Pina colada, , lo Spritz o ancora l’Aperol Spritz o il mojito alla fragola.
Virgin:
I più noti cocktail alcolici prevedono generalmente una versione analcolica che mantiene le stesse caratteristiche visive e in parte gustative e olfattive:
queste versioni vengono nominate con la parola Virgin seguita dal nome della versione alcolica.
La denominazione inglese dei Virgin cocktail è Mocktail
, un'abbreviazione delle parole “mock” e “cocktail” che significa "finti cocktail" per le caratteristiche illustrate sopra.
Altre caratteristiche che individuano specifiche tipologie di cocktail sono oggetto di un paragrafo successivo.
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02 Bicchieri da cocktail - Tipologie
I bicchieri da cocktail prevedono una differenziazione stabilita in base alle caratteristiche del cocktail a cui sono destinati, ovvero al grado alcolico, alla quantità, alla temperatura di servizio e in base alle tradizioni consolidate o addirittura caratteristici di uno specifico cocktail di fama mondiale come ad esempio il Margarita.
Un ricettario per essere completo deve segnalare anche il tipo di bicchiere più adatto al cocktail illustrato.
L’elenco seguente si limita ad esaminare alcuni dei tipi di bicchieri più noti e utilizzati:
Shot:
piccolo bicchiere da superalcolico utilizzato dai barman anche per i dosaggi.
Coppetta da cocktail (detta anche Martini glass):
- Questo bicchiere è Dotato di una base piatta da cui spicca un lungo stelo (atto ad evitare che il calore della mano influenzi la temperatura del liquido) e di una coppa di forma conica rovesciata.
- Si tratta del bicchiere per eccellenza per servire cocktail shakerati e mescolati alla temperatura di circa 0 gradi.
- Ha una capacità di circa 100 ml ed è utilizzata in particolar modo per gli short drink alcolici serviti senza ghiaccio: l’ampia superficie di questo bicchiere è infatti in grado di mettere in evidenza gli aromi e il colore che caratterizzano la bevanda.
Esiste anche la Doppia coppetta, variante solo nella capacità:
è infatti in grado di contenere una dose quasi doppia di liquido (circa 200 ml).
È utilizzata per cocktail serviti senza ghiaccio, preparati con ingredienti non eccessivamente alcolici (come succhi di frutta o vini).
» Flûte:
si tratta di un bicchiere molto noto e comune in quasi tutte le case essendo l’ideale per spumanti e cocktail a base prosecco o champagne: ha un gambo sottile che sostiene una coppa a forma di tulipano con restringimento verso l’alto, ciò che lo rende il bicchiere perfetto per la degustazione di queste bevande poiché favorisce la risalita e concentrazione delle bollicine e di tutti gli aromi da queste trascinati.
» Tumbler basso, medio o alto
È di forma cilindrica o tronco-conica leggermente svasata, con le pareti di spessore quasi uniforme, solo leggermente più spesse verso il fondo.
Il fondo del bicchiere è alto e pesante: il diametro del cilindro è in genere di circa 60 millimetri, ma l'altezza può variare da 50 a 180 mm, in base alla quantità di liquido, come da qualche esempio che segue:
tumbler basso o Old fashioned utilizzato per servire liquori "on the rocks" (versati su cubetti di ghiaccio, come ad esempio il Negroni) o cocktail con pochi ingredienti;
Tumbler medioo Highball Perfetto per drink abbondanti con ghiaccio; utilizzato per servire medium drink contenenti ghiaccio (come il Mojito o la Caipiriñha) o cocktail che richiedono l’aggiunta di soda (come l’Americano).
Tumbler altoo Grande Collins Ideale per sorseggiare non solo Tom Collins, ma anche una vasta gamma di dissetanti long drink.
Bicchiere da Brandy:
La coppa panciuta di questo bicchiere cattura l'aroma di brandy e distillati.
» Bicchiere per Irish Coffee:
è Resistente al calore, ideale per servire una vasta gamma di hot drink, bevande servite a temperatura elevata.
» Bicchiere per punch:
questo bicchiere è estremamente resistente alle alte temperature, grazie al vetro temperato con cui è realizzato, e presenta generalmente un manico in acciaio che permette di afferrare il bicchierino senza scottarsi.
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03- Le diverse professionalità dei “baristi”
Nella pratica quotidiana siamo abituati a definire col termine barista tutti gli addetti alla preparazione e al servizio di bevande e piccola ristorazione in un bar, tuttavia esistono termini professionali che indicano mansioni, metodologie e professionalità diverse, come ad esempio barman bartender, mixologyst e così via con eventuale differenziazione per i termini al femminile.
Cerchiamo quindi di fare chiarezza sul significato dei diversi appellativi in uso in Italia e nel mondo.
Barista:
persona addetta nei bar ai servizi di preparazione, mescita e distribuzione di bibite e altri prodotti alimentari, specializzato particolarmente nella caffetteria.
Il termine è spesso utilizzato sia per gli uomini che per le donne.
Viene utilizzato anche genericamente come traduzione italiana dei termini inglesi barman e Bartender.
Barman:
competente in modo particolare nella preparazione di cocktail e drink secondo metodologie tradizionali.
Può essere utilizzato anche al femminile, tuttavia esiste il termine internazionale “barlady”.
Come termine generico viene utilizzato anche al posto di bartender.
Bartender:
il barman definito nell'accezione americana: questa figura professionale lavora utilizzando tecniche specifiche dell'American bartending, ossia prepara cocktail utilizzando tecniche moderne che gli permettono di velocizzare e spettacolizzare la preparazione di singoli cocktail.
Il termine viene utilizzato anche per le donne, ma sono previsti più precisamente i termini barmaid o barlady.
Questo tipo di professionalità risulta utile quando occorre preparare molti drink in poco tempo, come ad esempio in una grande discoteca affollata.
Flair bartender:
è il cosiddetto "barman acrobatico", colui che intrattiene la clientela attraverso tecniche acrobatiche durante la preparazione di cocktail.
Figura presente solo in locali fortemente specializzati.
Barchef e molecular mixologist:
sono i barman dell'ultima generazione: sanno coniugare la creatività “classica” alla preparazione di cocktails insoliti, passando dai cosiddetti cocktail solidi (gelatine) alle sfere di bitter. Utilizzano particolari attrezzi: affumicatori, saldatori, blender ecc.
Sono i massimi esperti nella professione di mixologist ed esperti in Cocktail molecolari o Molecular mixology.
i cocktail molecolari sono drink che nascono grazie all’utilizzo delle tecniche di cucina molecolare applicate alla mixology.
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04- Suddivisione dei cocktail in base a varie caratteristiche
La scelta di un cocktail dipende generalmente dallo scopo a cui lo si destina nell’arco della giornata, in funzione del clima del periodo, nel rispetto delle tradizioni locali, dell’abbinamento al cibo, e di altri fattori anche personali.
Avremo infatti cocktail aperitivi o digestivi, dissetanti o corroboranti e così via.
Qui di seguito alcune indicazioni che possono orientare le nostre scelte:
1- Cocktail before-dinner o pre-dinner (ovvero aperitivi):
La funzione di questi cocktail è quella di stimolare l’appetito e i succhi gastrici, e saranno non molto abbondanti e non troppo alcolici; dovranno avere un sapore secco, asprigno e leggermente aromatico.
I cocktail aperitivi analcolici sono in genere semplici succhi di frutta o verdura diluiti con acqua tonica.
I cocktail a basso o medio contenuto alcolico sono principalmente a base di spumante (come ad esempio il Bellini e il Mimosa) e quelli a base di Vermouth (come l’Americanoo il Negroni).
Tra i cocktail a più alto tenore alcolico possiamo annoverare il Manhattan e il Vodka Martini.
Spesso sono accompagnati da sfiziosi stuzzichini.
2- Cocktail after-dinner (digestivi):
sono destinati a concludere il pasto, per sostituire o accompagnare un dessert ; pertanto devono avere un sapore ricco e dolce che sia in grado di stimolare le funzioni digestive, quindi sono adatti liquori a base di erbe, di caffè o di frutta secca, eventualmente con una forte base alcolica.
3- cocktail any time ovvero per tutte le ore:
si tratta di bevande da consumarsi generalmente durante il pomeriggio o nel tardo dopocena.
Preferibilmente dovranno risultare morbidi con gradazione alcolica non troppo elevata.
Possono presentare una leggera componente acidula, che li rende più dissetanti.
Tra i cocktail che rientrano in questa categoria troviamo tutti quelli a base di spumante, come l’Alexander, il Bacardi o il Daiquiri.
4- I cocktail dissetanti:
Tipici dei mesi estivi, sono long drink analcolici o a basso contenuto alcolico, generalmente bevuti lontano dai pasti.
In genere contengono frutta (in pezzi o in succo), succo di limone, una bevanda gassata e ghiaccio.
Alcuni esempi sono il Florida, il John Collins, il Garibaldi, il Gin Fizz, la Piña Colada, il Shirley Temple e il Tequila Sunrise.
5- Cocktail corroboranti:
- Vengono principalmente assunti nei mesi freddi per apportare energia al corpo; per questo tra gli ingredienti di base ci sono spesso il tuorlo d’uovo, la panna, le creme di liquore, i vini dolci o liquorosi e lo zucchero.
- La gradazione alcolica non deve risultare troppo elevata.
Alcune preparazioni prevedono di riscaldare la bevanda, come ad esempio l’Irish-Coffee, i grog, i punch, senza dimenticare il Bombardino.
6- Cocktail dietetici:
presentano un contenuto calorico basso. E Si utilizzano succhi di verdura, succhi di frutta non zuccherati e yogurt.
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05- Metodi di preparazione dei cocktail
La prima cosa di cui preoccuparsi quando ci si accinge a preparare un cocktail è quello di avere a disposizione tutti gli ingredienti previsti dalla ricetta o essere pronti a varianti contingenti in base a ciò di cui si dispone.
Sono poi importanti bicchieri adatti e altri eventuali accessori se previsti dalla tecnica di preparazione.
I cocktail sono preparate in tre diversi metodi base, eventualmente combinati tra loro, utilizzando anche strumenti tipici i cui nomi anglofoni lasciamo agli specialisti:
1- Preparati direttamente nel bicchiere; sono preparati così i drink molto fluidi che non necessitano lo shakeraggio.
2- Realizzati nel mixing-glass; sono preparati in questo modo i cocktail che vanno mescolati più a lungo senza però shakeraggio.
3- Cocktail preparati nello shaker tradizionale/Boston shaker (detto anche americano), è il metodo utilizzato per tutti i cocktail che presentano ingredienti difficilmente amalgamabili tra loro perché troppo densi, e che necessitano quindi di essere sbattuti vigorosamente.
L’utilizzo di ghiaccio (tritato o in cubetti) o le guarnizioni differenziano ulteriormente le preparazioni.
Vi sono anche metodi più raffinati come quello che prevede di versare liquidi di colore e densità diverse per ottenere una stratificazione di colori accattivante.
Alcune preparazioni richiedono l’utilizzo di un frullatore (per frutta, con o senza ghiaccio) o di un estrattore (per verdura o frutta) o di un pestello (per spezie o erbe) o di un colino per trattenere sedimenti indesiderati.
Per i cocktail realizzati con la tecnica molecolare si utilizzano provette, siringhe e altre attrezzature molto specialistiche.
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06- Abbinamenti dei cibi con i cocktail - Esempi
Gli abbinamenti tra cocktail e cibi possono contribuire a migliorare l'esperienza gastronomica complessiva, creando un equilibrio di sapori e aromi.
Per inciso, con Food & Beverage, abbreviato in F&B, ovvero cibo e bevande, si intendono tutte le attività accomunate dalla somministrazione di piatti e bevande nel medesimo luogo o nelle immediate vicinanze.
Un modo raffinato di indicare gli stuzzichini è “Finger food” che in inglese definisce il cibo mangiato con le mani (letteralmente con le dita).
Sono molto di moda anche le apericene che uniscono aperitivi e stuzzichini in abbondanza così da risultare sostitutivi di una cena vera e propria.
Ecco alcuni abbinamenti tipici o consigliati tra cocktail e cibi, rammentando che il gusto è anche una esperienza personale legata a diversi fattori specifici di ciascuno di noi:
1- Antipasti leggeri e cocktail freschi:
un buon abbinamento è quello di antipasti leggeri come bruschette, insalate o carpacci con cocktail freschi e leggeri, come Mojito, Spritz, Margarita o Gin Tonic.
Questo abbinamento propizierà l’incontro con il piatto primario.
2- Frutti di mare e cocktail a base di gin o vodka:
Piatti a base di frutti di mare, come ostriche, gamberi, o crudi di pesce, si abbinano bene con cocktail a base di gin o vodka, come Martini o Moscow Mule.
Il sapore fresco e pulito di questi cocktail completerà i sapori delicati dei frutti di mare.
3- Carne arrosto o grigliata e cocktail a base di whiskey o bourbon:
piatti di carne arrosto o grigliata, come bistecche, costine di maiale o pollo alla griglia, si abbinano bene con cocktail a base di whiskey o bourbon, come Old Fashioned, Manhattan o Whiskey Sour.
I sapori robusti e complessi di questi cocktail si sposano bene con i sapori intensi della carne arrosto.
4- Formaggi stagionati e cocktail a base di vino o liquori dolci:
Per accompagnare una selezione di formaggi stagionati, come pecorino, gorgonzola o parmigiano, si suggerisce optare per cocktail a base di vino o liquori dolci, come Negroni Sbagliato, Bellini o Sangria.
Questi cocktail offrono una dolcezza complementare ai formaggi ricchi e complessi.
5- Dolci e cocktail cremosi o fruttati:
Per concludere il pasto con un dolce, si possono abbinare dessert cremosi o fruttati, come tiramisù, cheesecake o sorbetto, con cocktail a base di crema o frutta, come Piña Colada, White Russian o Daiquiri alla fragola.
Questi cocktail aggiungeranno una nota dolce e indulgente al finale del pasto.
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07- Normativa italiana sulla vendita e consumo di alcolici – Cenni
Poiché l’alcol può alterare le nostre reazioni e indurci a comportamenti biasimevoli o pericolosi oltre che potenzialmente dannoso per la nostra salute, il legislatore ha ritenuto necessario fissare regole sul commercio, la vendita e l’assunzione di alcolici.
Pur non definendo limiti alla quantità di alcolici acquistabili e trasportabili da parte dei maggiorenni, la normativa si occupa in particolare dei minori e di chi si pone alla guida di automezzi.
Ecco alcune disposizioni principali:
Età minima per l'acquisto e il consumo: 18 anni.
Questa regola si applica sia per l'acquisto nei negozi che per il consumo nei bar, ristoranti e altri locali pubblici.
Divieto di vendita a minori:
Questa regola è speculare alla precedente in quanto riguarda
I gestori di negozi, bar e altri esercizi commerciali che sono tenuti a richiedere un documento di identità, nei casi dubbi, per verificare l'età del cliente prima di vendere bevande alcoliche.
Orari di vendita e consumo:
In molti casi, ci sono restrizioni sugli orari in cui è consentita la vendita e il consumo di bevande alcoliche nei locali pubblici.
Ad esempio, alcuni comuni possono stabilire limitazioni agli orari di apertura dei bar e dei negozi che vendono alcolici, soprattutto durante la notte.
Divieto di consumo in determinate aree pubbliche:
In alcune città o zone specifiche, è vietato consumare bevande alcoliche in determinate aree pubbliche, come parchi, piazze o zone pedonali.
Queste restrizioni sono spesso finalizzate a mantenere l'ordine pubblico e prevenire comportamenti molesti o pericolosi legati all'abuso di alcol.
Divieto di guida in stato di ebbrezza:
Come in molti altri paesi, in Italia è illegale guidare sotto l'influenza dell'alcol.
Ci sono limiti precisi e molto ridotti di alcolemia che devono essere rispettati, e superarli può comportare sanzioni penali e amministrative pesanti, nonché il ritiro della patente di guida.
Al di là di leggi e regolamenti, che potremmo non conoscere nel dettaglio, dobbiamo comportarci sempre in modo responsabile.
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08- Presentazione della seconda parte
Le storie o le leggende sulla invenzione dei cocktail più popolari, le loro ricette (ingredienti, strumenti e tecniche di preparazione, dettagli del servizio come tipologia del bicchiere o delle guarnizioni o del finger-food di accompagnamento) e relative varianti sono davvero tantissime.
Esplorare il mondo dei cocktail può rivelarsi un viaggio affascinante storico-geografico alla scoperta di luoghi e di barman leggendari, di cocktail divenuti famosi grazie a personaggi che hanno lasciato la loro impronta nella storia, dei locali iconici in Italia e nel mondo, e di come l'evoluzione della cocktail culture abbia influenzato la vita sociale nel corso del tempo in diverse parti del mondo.
Nei paragrafi che seguono troverete una necessariamente ristretta selezione di cocktail tra i più popolari in Italia e nel mondo con brevi note informative su ingredienti e curiosità storiche o geografiche per ciascuno di essi.
Si tratta di una scelta del tutto personale, per una ricerca di sintesi, basata su ricerche nel web dove ciascuno, secondo la propria curiosità, può trovare dettagli e approfondimenti in abbondanza nei siti dedicati all’argomento o nei gruppi social di appassionati, così come in ricettari più o meno famosi (come Giallo zafferano o Il cucchiaio d’argento), o in testi specialistici o partecipando a corsiprofessionali.
Esiste una lista ufficiale di ricette di cocktail famosi nel mondo, quella della IBA: si tratta dei cocktail selezionati dalla International Bartenders Association per l'annuale World Cocktail Competition (WCC) di bartending.
È possibile trovare la lista attuale con ben 90 cocktail, risalente al 2020, alla pagina web:
https://it.wikipedia.org/wiki/Cocktail_ufficiali_IBA#Lista_attuale_(2020)
Le principali novità rispetto alla precedente versione della lista sono:
Caipiroska e Caipirissima vengono definite varianti ufficiali del Caipirinha, il Tom Collins variante ufficiale del John Collins, e il Puccini e il Rossini varianti ufficiali del Bellini, mentre lo Spritz perde l'appellativo di "Veneziano".
Nella lista suddetta i cocktail vengono suddivisi in tre categorie:
The Unforgettables che prevede 33 drink.
Contemporary Classics con 31 drink.
New Era Drinks con 26 drink.
Infine, prima di passare alla narrazione dei cocktail selezionati, aggiungo alcune informazioni su qualche termine non troppo comune.
a. - Limetta o Lime: Il succo di questo frutto è utilizzato per la preparazione di molti cocktail, quali Caipirinha, Daiquiri e Mojito.
Anche se sembra un piccolo limone verde, ed è un agrume come quello, il lime si differenzia dal limone per alcune caratteristiche organolettiche:
il succo del lime, infatti, ha una maggiore acidità, un sapore più aspro, mentre il succo del limone, anch’esso tendenzialmente acidulo, è però più ricco di zuccheri e conseguentemente risulta più dolce.
Inoltre il lime è meno ricco di vitamina C e di proteine ma contiene più carboidrati, e doppia concentrazione di vitamina A rispetto al succo di limone.
b. - angostura: L'angostura è un bitter amaro aromatizzato dal colore bruno e dal sapore amarognolo, dato principalmente dai chiodi di garofano, radice di genziana, cardamomo, essenza di arance amare e china in una miscela alcolica al 44,7%, mentre il resto è acqua e zucchero.
Il nome deriva dallo spagnolo angosto, il nome della città dove si era installato l'inventore di questa bevanda, il dottor Siegert, in Venezuela verso la metà dell'800.
In Italia vengono prodotti alcuni dei bitter più famosi al mondo, tutti col tipico gusto amaricante ma con sfumature di profumi e sapori che ne contraddistinguono la tipicità, almeno per gli esperti, e sono perfetti per cocktail italiani famosi in tutto il mondo, come lo Spritz, il Negroni e l'Americano.
c. - cachaça : La cachaça è un'acquavite, comune in Brasile, ottenuta dalla distillazione del succo di canna da zucchero.
d. - ginger rosso: talvolta chiamato anche spuma rossa o con il diminutivo gingerino, è una bevanda non alcolica soft drink a base di zenzero (in inglese, appunto, ginger), dal gusto dolce e piccante tipico dei rizomi della pianta.
e. - dry Ginger ale: oggi è principalmente bevuto e usato nella preparazione dei cocktail, fu creato nell’era del Proibizionismo come ingrediente da miscelare a distillati e alcolici nella preparazione dei cocktail. Il suo sapore pungente e la sua frizzantezza erano caratteristiche perfette per dare vita a drink che nel corso del tempo hanno fatto la storia della mixology d’autore
f. - ginger beer : La ginger beer è una birra allo zenzero a bassissima gradazione alcolica, neanche lo 0,5%.
g. - Bénédictine : è un liquore digestivo con una lunga storia e viene fabbricato a Fécamp in Normandia, dove fu inventato appunto da un frate benedettino.
h. - Tabasco: è una salsa molto piccante, la cui formula originale risale al lontano 1859: fu brevettata dalla famiglia McIlhenny, divenuta famosa proprio per la scoperta di questo condimento.
Prodotto per la prima volta ad Avery Island, Louisiana, il Tabasco è protagonista di una storia piuttosto interessante. In quegli anni, il colonnello Maunsell White preparò la prima salsa Tabasco, per poi regalare la ricetta esclusiva all'amico E. McIlhenny, il quale iniziò a coltivare peperoncini proprio in una collina di Avery Island.
i. - salsa Worcestershire: inventata casualmente nel tentativo di un funzionario britannico di imitare una salsa indiana del Bengala.
Il risultato iniziale non fu soddisfacente, ma, ritrovata la botticella in cui era stata dimenticata per tre anni, risultò trasformata in una salsa eccellente.
Tra gli ingredienti, si annoverano cipolle britanniche, aglio francese, acciughe sotto sale (scolatura) spagnole, scalogno olandese ed erbe aromatiche. Dopo l'invecchiamento, viene aggiunto aceto di malto, tamarindo di Calcutta, chiodi di garofano del Madagascar, peperoncino rosso della Cina e melassa di canna da zucchero dei Caraibi.
j. - Kahlúa: è un liquore messicano a base di rum e caffè arabica. Creato nel 1936 a Veracruz, è attualmente prodotto da una azienda svedese.
La ricetta è segreta, ma certamente sono presenti il caffè, riconoscibile già dal profumo, lo sciroppo di mais, lo zucchero e la vaniglia.
k. - Macis: noto anche come guscio di noce moscata, è una spezia aromatica dal sapore caldo e dolce originaria delle isole Molucche.
Utilizzato da secoli in cucina per arricchire i piatti di carne, pesce, dolci e bevande, il macis offre un’esperienza culinaria unica.
La sua fragranza avvolgente e il gusto distintivo lo rendono un ingrediente amato in tutto il mondo.
Il macis, oltre che in cucina, viene utilizzato anche in diverse medicine tradizionali come rimedio afrodisiaco, antimicotico, antidepressivo, digestivo e carminativo.
l. - Sciroppo di granatina: tradizionalmente la granatina era preparata mediante bollitura del succo ricavato dai chicchi delle melagrane con il miele o lo zucchero, in parti pressappoco uguali.
Gli sciroppi di granatina industriali odierni sono invece composti in massima parte da succo di altri frutti come agrumi, ribes, lampone addizionati ad aromi e solo raramente a vero succo di melagrana.
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09 Dieci Cocktail italiani famosi in Italia e nel mondo
1. Negroni:
Realizzato con gin, vermut rosso e Campari in parti eguali, servito in un bicchiere tumbler con ghiaccio e una scorza d'arancia.
Si tratta di un classico italiano molto popolare in tutto il mondo e che presenta un gusto incisivo, agrodolce ed è l'aperitivo ideale prima di cena, ma molti lo gradiscono in ogni ora della giornata.
Questo cocktail è associato al conte Camillo Negroni un aristocratico italiano del XX secolo, che chiese al barista di aggiungere gin al suo cocktail Americano per renderlo più forte.
2. Negroni sbagliato:
Questa variante del Negroni, nata in effetti per sbaglio, sostituisce il gin con il prosecco, creando un cocktail più leggero e frizzante.
Perfetto per chi ama le bollicine, ricorda un po' lo spritz ma con un gusto più amaro.
Il Negroni sbagliato è un cocktail creato per errore nel Bar Basso di Milano nel 1972 dal bartender Mirko Stocchetto e in genere chiamato semplicemente sbagliato.
3. Americano:
Si tratta di un cocktail pre-dinner semplice e saporito, preparato direttamente nel bicchiere old fashioned con campari bitter, Vermouth rosso e soda.
Fa parte dei cocktail ufficiali IBA, dal retrogusto leggermente amarognolo con una lieve nota agrumata.
La sua gradazione alcolica è di circa 16°, è ideale da abbinare a piatti veloci e, proprio come il classico Spritz, è perfetto per l'aperitivo.
Il nome di questo cocktail deriva dal successo presso i turisti americani durante i loro viaggi in Italia.
4. Bellini:
è un long drink Italiano raffinato e delizioso ideale per l'estate che fa parte della famiglia degli sparkling cocktail.
Si prepara con pesche bianche di stagione o surgelate, frullate e miscelate con una dose doppia di spumante brut o prosecco, due ingredienti che si completano alla perfezione per un aperitivo profumato e gradevole ideale per una serata estiva.
Il Bellini è stato inventato nel 1948 da Giuseppe Cipriani, capo barista dell'Harry's Bar di Venezia, locale assai celebre e frequentato da personaggi come Charlie Chaplin, Orson Welles e Truman Capote.
Il Cipriani intitolò così il cocktail come omaggio al noto pittore rinascimentale veneziano Giovanni Bellini poiché i personaggi nei suoi quadri spesso indossavano abiti dello stesso caratteristico colore rosato del drink.
Tra le varianti più famose troviamo:
Puccini:
Si tratta di una variante del Bellini e unisce spumante e succo d'arancia rossa.
Ha un colore vibrante e un sapore fruttato.
Rossini:
Il Rossini è una variante del cocktail Bellini, messa a punto verso la metà del XX secolo.
Viene preparato con purea fresca di fragola e prosecco.
Si serve in flûte e ha un sapore fresco e rinfrescante.
Il nome rende omaggio al compositore Gioachino Rossini.
5. Garibaldi:
Si tratta di un cocktail tra i più semplici e conosciuti, a base di succo d'arancia e bitter, anche se ne esiste una versione meno diffusa in cui all'aranciata gassata si aggiunge lo spumante.
Può essere bevuto sia come aperitivo che come long drink.
Il suo nome deriva dalla constatazione che questa bevanda, grazie al Bitter, richiama il rosso della celebre giubba vestita dai Mille garibaldini nella famosa spedizione sbarcata a Marsala.
Il Garibaldi è stato inventato a Novara per celebrare l'unificazione del nord e del sud dell'Italia nel XIX secolo. Usando Campari del nord e arance del sud, Garibaldi è un cocktail molto simbolico e popolare tra gli italiani.
Molto diffusa, soprattutto in Centro Italia, è la versione con aranciata amara al posto del succo d'arancia, denominata Cardinale.
6. Espresso Martini:
è un cocktail freddo Preparato con vodka, liquore al caffè, caffè espresso e sciroppo di zucchero, ideale come dopo cena, spesso per accompagnare dolci al cioccolato o dal gusto intenso.
Viene servito nella classica coppa Martini ghiacciata, da cui prende il nome.
7. Spritz o Aperol Spritz:
Questa bevanda dorata e arancione è frizzante, rinfrescante e leggermente amara.
È perfetta per chi cerca un cocktail che non sia troppo dolce.
Gli ingredienti includono Aperol, prosecco secco, soda e una fetta d'arancia per guarnire.
8. Hugo:
Si tratta del famoso aperitivo tipico dell’Alto Adige molto richiesto anche all’estero.
Gli ingredienti sono il prosecco, il seltz e lo sciroppo di fiori di sambuco, con qualche fogliolina di menta come guarnizione.
Di gradazione alcolica molto bassa adatto per un aperitivo fresco e dissetante accompagnato da stuzzichini.
9. Pirlo:
Si tratta di un aperitivo tipico della regione Lombardia.
È una miscela di Campari, vino bianco frizzante e soda. Fresco e amaro allo stesso tempo.
è stato inventato a Brescia ed è estremamente simile all'Aperol Spritz.
Molto rinfrescante e adatto anche come aperitivo.
I bresciani venerano questa bevanda alcolica da generazioni e amano berla accompagnata da diversi tipi di stuzzichini, dai tramezzini alle verdure in pinzimonio, a formaggi e salumi.
10. Radler:
Si tratta di una bevanda rinfrescante e dissetante che combina birra con soda o limonata.
Tecnicamente il radler non è considerato un cocktail, tuttavia, in alcuni contesti, specialmente nei bar e nei locali, il radler può essere presentato e servito come una bevanda artigianale, con una preparazione e una presentazione curate, simili a quelle di un cocktail.
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10 Trenta cocktail internazionali
In ordine alfabetico
1. Alexander:
La ricetta è di origine incerta e risale ai primi del 1900, ed è pure incerto il personaggio storico a cui è ispirato il nome.
L'Alexander cocktail è un drink after dinner ufficiale IBA sontuoso e particolare, realizzato con tre ingredienti: panna, cognac e crème de cacao scura e spolverizzato con noce moscata. Un cocktail dolce ma bilanciato da gustare dopo cena, magari accompagnato da un dessert.
Ha un basso tenore alcolico, inferiore ai 20 ° alcolici.
Come capita con il Dry Martini e il Daiquiri, questo cocktail va servito in una coppa ghiacciata, pertanto il bicchiere va messo in freezer alcuni minuti affinché si ghiacci.
Il procedimento prevede di versare tutti gli ingredienti nello shaker con ghiaccio per lo shakeraggio per poi filtrare e versare nella coppetta cocktail ben fredda.
Come tocco finale speziato, si cosparge il cocktail con noce moscata grattugiata.
2. Bloody Mary:
è un cocktail a base di vodka e succo di pomodoro condito con spezie come pepe nero, tabasco, salsa Worcestershire e succo di limone dal tipico colore rosso intenso, che si caratterizza per il gusto piccante e che viene decorato con una costa di sedano e una fetta di limone.
A sottolineare il suo colore, questo cocktail è dedicato alla regina Maria I Tudor regina di Scozia e d’Inghilterra detta la sanguinaria (Bloody,in inglese), per avere fatto giustiziare centinaia di oppositori religiosi. .
3. Boulevardier:
Il Boulevardier è un cocktail a base di whiskey, bitter Campari e vermut rosso ed è una variante del più conosciuto Negroni, che si contraddistingue per il suo gusto deciso ed avvolgente e la sua gradazione alcolica da non sottovalutare.
Ideato in Francia sul finire del 700 e diventato famoso in America durante gli anni del proibizionismo, il Boulevardier viene generalmente servito in un bicchiere Old fashioned colmo di ghiaccio, ma qualcuno lo preferisce senza cubetti nella classica coppa cocktail.
La nota amara nel Campari bilancia la dolcezza del vermut ed è proprio questo equilibrio a dare spazio al gusto intenso del whiskey torbato.
Più che un cocktail, un'esperienza che passa dal gusto per arrivare all'olfatto, grazie alla presenza di una scorzetta di arancia solo appena spremuta.
4. Caipirinhae caipiroska:
Un’icona del Brasile amata in tutto il mondo per il suo sapore fresco e fruttato.
Preparata con cachaça, zucchero, e lime,
La variante più famosa della caipirinha è la caipiroska, che sostituisce la vodka alla cachaça.
Altra famosa variante della Caipirina è la versione alla fragola, usata al posto del lime.
5. Cosmopolitan:
Preparato con vodka, triple sec, succo di lime e un tocco di succo di mirtillo rosso.
Bevanda dolce e gradevole, può essere arricchita con una spruzzata di champagne.
Reso popolare negli anni '90 grazie al programma televisivo di successo Sex and the City.
Tradizionalmente servito in una coppa da Martini.
6. Cuba Libre o Rum and Coke:
composto da Rum, cola e una fetta di limone, servito in un bicchiere alto con ghiaccio.
Il Cuba Libre viene associato al leader cubano Fidel Castro, che era noto per essere un appassionato di rum e in particolare di questo cocktail.
7. Daiquiri
Esistono diverse versioni sulla sua origine, che in ogni caso prende nome dalla spiaggia cubana Daiquiri e viene fatto risalire agli inizi del ‘900.
Il daiquiri è un cocktail da aperitivo o after dinner di tipo sour a base di rum bianco, succo di agrumi e sciroppo di zucchero per ottenere il tanto apprezzato sapore fresco, servito in coppetta da cocktail guarnita con una fetta di Lime.
È il cocktail al rum più ordinato nei pub e nei bar di tutto il mondo.
Una nota variante è il Daiquiri Hemingway, dedicata al famoso scrittore Ernest Hemingway; in questa versione si Elimina lo zucchero e si raddoppia il dosaggio del principale ingrediente, il rum.
John F. Kennedy e il Daiquiri Frozen:
Il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy era un appassionato di Daiquiri frozen, Una famosa variante del classico drink che si caratterizza per essere servito con ghiaccio tritato per renderlo più rinfrescante.
8. French 75:
Una miscela di gin, succo di limone, sciroppo di zucchero e champagne, servita in una flûte da champagne.
Preparazione:
Nello shaker versare 3 cl di gin, 1,5 cl di succo di limone e due gocce di sciroppo di zucchero. Agitare e filtrare in una flûte. Completare aggiungendo 6 cl di champagne. Mescolare delicatamente.
9. Gibson:
Questo cocktail è associato al celebre artista e illustratore Charles Dana Gibson
È una variante del Martini, ma con una cipolla in salamoia al posto dell'oliva.
Un Gibson è elegante e raffinato, proprio come le illustrazioni di Gibson.
10-1 Gin & Tonic:
è un popolare cocktail semplice eppure raffinato a base di Gin e succo di Lime.
Presenta un sapore acuto e inconfondibile, ideale da sorseggiare durante le calde serate estive.
Si narra sia stato inventato alla fine del XVIII secolo per i marinai della marina britannica, ai quali venivano distribuite razioni di succo di lime per combattere lo scorbuto.
Inoltre era molto diffuso sulle navi anche il gin, per le sue proprietà diuretiche:
Mescolare i due ingredienti divenne presto una pratica consueta e riprodotta poi in tutto il mondo.
in un bicchiere alto vengono versati 50 ml di Gin e 100 ml di Acqua tonica e ghiaccio, e si aggiunge una guarnizione con una fetta di lime.
Se preparato bene è un drink che valorizza sia il gin che la tonica ed ha un sapore aromatico, amarognolo, leggermente acidulo ed effervescente.
10-2 Gin Fizz:
Il Gin Fizz è il cocktail più famoso della famiglia dei "Fizz", che letteralmente significa "frizzante", e di cui fanno parte anche il Gin Tonic e il Gin lemon.
Un long drink a base di Gin, succo di limone, soda e sciroppo di zucchero, agitato nello shaker e servito in un tumbler alto o highball pieno di ghiaccio.
Una bevanda molto dissetante, ottima da servire dopo cena.
Si tratta di uno dei cocktail più antichi della storia della miscelazione: il drink, infatti, veniva annoverato tra le ricette della famosa "Jerry Thomas’s Bartender’s Guide", considerata la "Bibbia" dei drink, la cui prima pubblicazione risale al 1862.
Tra gli amanti di questo cocktail si narra ci fosse anche l'ammiraglio Nelson, che lo consigliava come antidoto contro la diffusione dello scorbuto sulle navi.
A partire dal 1920, il Gin Fizz è diventato molto popolare e lo è ancora oggi.
11. Long Island Iced Tea:
si tratta di uno dei cocktail più alcolici al mondo e la sua gradazione si attesta intorno ai 28° di volume.
Si prepara con vodka, rum bianco, tequila, triple sec e gin.
Alla fine, si aggiunge il succo di limone e lo sciroppo di zucchero.
La ricetta IBA del drink non riporta il tè tra gli ingredienti ma la cola ma il Long Island è chiamato così perché, secondo una leggenda, si beveva già durante l'epoca del proibizionismo e il colore datogli dalla cola lo faceva sembrare un tè freddo.
12. Mai Tai:
Un cocktail tiki a base di rum scuro, rum bianco, liquore all'arancia, sciroppo d'orzo, succo di lime e sciroppo di orzata.
È un cocktail dal gusto deciso, asciutto e con un retrogusto fruttato, le cui origini sono contese tra Stati Uniti e Tahiti, è oggi famoso in tutto il mondo.
13. Manhattan:
Preparato con whiskey, vermut dolce e bitter, servito in un bicchiere da cocktail con una ciliegia maraschino, è ideale per un dopo cena.
Mixato per la prima volta nel 1870 al Manhattan Club Da Jennie Jerome, la madre di Winston Churchill e la sua popolarità non è mai venuta meno.
14. Margarita:
popolare cocktail alcolico messicano della categoria dei sour a base di tequila triple sec, e succo di lime.
Può essere sia un aperitivo che un after-dinner.
Viene servito in una coppa tipica “Sombrero”, il cui bordo viene bagnato con succo di lime e cosparso di sale.
Vi sono numerose varianti, come quella che sostituisce con lo sciroppo di agave il triple sec per accentuare la dolcezza del cocktail.
Si racconta che questo cocktail sia stato realizzato in omaggio alla cantante e attrice Rita Hayworth negli anni '40 del secolo scorso.
15. Martini:
Il Martini o Martini Dry è un cocktail pre-dinner a base di gin e vermut dry.
È un cocktail ufficiale della International Bartenders Association, con il nome Dry Martini.
Si utilizza l’omonima coppa Martini, guarnita con un'oliva oppure in alternativa spremere una scorza di limone sulla superficie della coppa ma non inserirla nel bicchiere.
L’origine del nome è dibattuto, spaziando dagli Stati Uniti alla fantasia di un Italiano.
Esistono diverse varianti del Martini, come lo Sweet Martini, il Martini Perfect ed il Medium Martini, oltre al Martini Vodka.
Il Martini divenuto celebre come cocktail preferito da James Bond, l’agente 007 nato dalla fantasia di Ian Fleming.
Una versione molto secca è rappresentata dal Martini Hemingway, che prende il nome proprio dal famoso scrittore; viene preparato con gin e vermut rosso e servito con una ciliegia al maraschino.
Chiamato anche “Montgomery” dal nome del generale che indicava il rapporto 1 a 12 non solo per gli ingredienti del Martini, ma anche come proporzione tra i suoi soldati e quelli nemici durante le battaglie.
16. Mimosa:
Si tratta di una variante del Bellini cocktail e del Rossini.
Si propone come drink fresco e frizzante a base di succo d'arancia e champagne, perfetto per l'aperitivo.
Tradizionalmente servito in un flute di champagne.
Inventato da Frank Meier nel 1925, il Mimosa fu servito per la prima volta al The Ritz Hotel di Parigi, subito accolto con entusiasmo dagli inglesi e amato dalla famiglia reale.
È la bevanda regina dei brunch americani ed europei.
17. Mojito :
Per la preparazione di questo cocktail si utilizzano :
Rum bianco, zucchero, lime, menta e soda, e va servito in un bicchiere alto con ghiaccio.
questo cocktail è uno tra i più celebri al mondo, tanto che esiste il Mojito Day che si festeggia in tutto il mondo l’undici luglio...
La bevanda regina delle spiagge estive, presenta un forte profumo di menta, il pieno sapore del rum bianco e il gusto dolce dello zucchero di canna.
Il Mojito è nato nel celebre locale La Bodeguita del Medio ubicata nel quartiere dell'Avana Vecchia, nel quale sono passati personaggi famosi come Salvador Allende, Ernest Hemingway e Pablo Neruda.
La ricetta si presta alla preparazione di un aperitivo analcolico, semplicemente eliminando il Rum.
18. Moscow Mule:
preparato con vodka, ginger beer e succo di lime, servito in un bicchiere di rame con ghiaccio e una fetta di lime come guarnizione.
Nato in America da un accordo di due imprenditori per vendere meglio i rispettivi stock di liquori.
È divenuto famoso negli Stati Uniti negli anni '40 e '50, e la sua notorietà è legata anche al famoso attore Woody Allen.
19. Old Fashioned:
Si tratta di una sofisticata bevanda per amanti del whisky e nasce nella New York di fine Ottocento.
Si utilizzano bicchieri propriamente tipo old fashioned.
e
Si uniscono bourbon, bitter, soda e zucchero e scorza d'arancia, servito con ghiaccio.
L'Old Fashioned è il cocktail più richiesto in molti bar.
20. Passion fruit Martini:
Questo popolare cocktail moderno-classico è creato con vodka alla vaniglia, frutto della passione fresco, liquore al frutto della passione e succo di lime.
Viene anche servito con un bicchierino di champagne o prosecco da versare sul frutto della passione per rilasciare tutti i meravigliosi sapori.
Creato a Londra dal proprietario del bar LAB, si caratterizza per il suo aspetto scenografico servito nel classico bicchiere stile martini.
21. Piña Colada:
è un long drink dolce e dissetante che si prepara con rum bianco, latte di cocco e succo d'ananas, ideale da aperitivo o da sorseggiare in un tranquillo dopo cena.
Viene servito in un bicchiere alto con ghiaccio tritato e guarnito con una fetta d'ananas e una ciliegia.
È un riconosciuto simbolo di Porto Rico e delle vacanze esotiche.
22. Pisco Sour:
Questo cocktail è originario del Perù e del Cile e è preparato con pisco (un distillato di uve), succo di limone o lime, sciroppo di zucchero, e albume d'uovo.
È un cocktail amato in tutto il mondo per la sua freschezza e complessità di sapori.
23. Sazerac:
Questo cocktail è legato alla città di New Orleans e al suo patrimonio culturale.
È uno dei primi cocktail americani e contiene whiskey, zucchero, bitter e assenzio.
Viene servito con una scorza di limone in un bicchiere da cocktail precedentemente lavato con assenzio.
24. Sex on the Beach
Il Sex on the Beach è uno dei cocktail classici più recenti ma la sua popolarità è altissima ed è presente nei menu dei bar di tutto il mondo.
Creato negli anni '80 da un barista in Florida ed è perfetto per essere degustato nelle calde giornate estive.
Questa bevanda miscela vodka, grappa alla pesca, succo d'arancia e mirtillo rosso e viene servito in un bicchiere alto che mette in mostra i suoi vivaci colori
25. Sidecar:
Si tratta di un cocktail classico che si dice sia stato creato per un ufficiale americano durante la Prima Guerra Mondiale.
Il nome deriva dal fatto che il cliente arrivava al bar in sidecar.
Viene preparato con cognac, triple sec e succo di limone, servito in un bicchiere da cocktail con il bordo zuccherato.
26. Singapore Sling:
Un cocktail a base di gin, liquore di ciliegie, Cointreau, Benedictine, succo di limone, angostura bitters e soda, servito con una ciliegia maraschino e una fetta di ananas.
Creato nel lontano 1915 da Ngiam Tong Boon, barman dell'hotel Raffles di Singapore.
Destinato alle signore, divenuto ben presto famoso e apprezzato da tutti.
27. Tequila sunrise:
è un long drink alcolico che si prepara con tequila, succo d'arancia e granatina, sciroppo di melograno fresco e dissetante. Caratterizzato da un sapore agrodolce e un grado alcolico di circa 12% Vol.
Viene servito come aperitivo o dopocena nel classico tumbler alto, e guarnito con una ciliegia candita e una fettina d'arancia.
28. Tom Collins:
preparato con gin, succo di limone, sciroppo di zucchero e soda, servito in un bicchiere highball con ghiaccio e una fetta di limone come guarnizione.
29. Vesper Martini:
Il Vesper o Vesper Martini è un cocktail pre-dinner a base di gin, vodka secca e vermut bianco.
Un tempo, per prepararlo, si utilizzava il Kina Lillet, un vermut francese amarognolo aromatizzato al chinino, non più in produzione, che oggi viene sostituito con il Lillet Blanc, più dolce rispetto ai classici vermut dry.
Il Vesper è una variante del cocktail Martini, inventato nel 1953 da Ian Flaming nel suo romanzo sull'agente segreto 007 James Bond, Casino Royale.
Il nome del cocktail, si ispira alla protagonista femminile, la Bond girl Vesper Lynd, di cui l'agente segreto è innamorato.
A differenza del classico Martini, però, il Vesper si prepara "shaken" e "not stirred": cioè agitato e non mescolato, ed è proprio questa la differenza che lo rende unico, rispetto al drink da cui prende ispirazione, a parte l'aggiunta di vodka.
30 - Whiskey sour:
è un cocktail fresco e dissetante a bassa gradazione alcolica.
Whiskey Sour: Preparato con whiskey, succo di limone, sciroppo di zucchero e talvolta una goccia di albume d'uovo, servito con una ciliegia e una fetta di arancia come guarnizione.
Rientra tra i cocktail "sour" che viene servito in un bicchiere old fashioned ricolmo di ghiaccio.
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11 Dieci Cocktail con componente caffè
1. Espresso Martini:
Un cocktail moderno e popolare preparato con vodka, liquore al caffè (come il Kahlúa) e caffè espresso.
È un cocktail dal sapore ricco e robusto, perfetto per gli amanti del caffè.
2. Irish Coffee:
Un classico cocktail caldo che combina whiskey irlandese, zucchero di canna, caffè caldo e panna montata.
È una bevanda confortante e rilassante, ideale per le serate fredde o come digestivo
3. White Russian:
Anche se non è un cocktail a base esclusivamente di caffè, il White Russian include liquore al caffè come ingrediente chiave insieme a vodka e crema.
È un cocktail cremoso e indulgente, perfetto da sorseggiare dopo cena.
4. Black Russian:
Simile al White Russian ma senza crema, il Black Russian è preparato con vodka e liquore al caffè, servito on the rocks.
È un cocktail semplice ma pieno di sapore, ideale per chi ama il caffè forte e deciso.
5- Coffee Old Fashioned:
Una variazione del classico Old Fashioned che sostituisce il bourbon o il rye Whiskey con un tocco di liquore al caffè.
Viene preparato con zucchero, angostura bitters e una spruzzata di liquore al caffè, quindi aggiungendo ghiaccio e una scorza d'arancia.
6. B 52:
Si tratta di uno short drink di origini statunitensi, a base di liquore al caffè (preferibilmente Kahlúa), di liquore all'arancia (come il Cointreau
o il Triple Sec) e di Baileys Irish Cream, presenti in dosi identiche e versati seguendo un ordine ben preciso, per fare in modo che gli ingredienti, data la diversa densità, restino separati realizzando un accattivante effetto cromatico.
Può essere l'ideale come after dinner ma anche per accompagnare dolci dal sapore deciso: il suo grado alcolico, infatti, è pari a 27,7% di vol.
Spesso viene servito infiammando il Grand Marnier, per ottenere un particolare effetto scenico, ma si tratta di un metodo non accettato come tecnica professionale dall'IBA.
7. Mexican Coffee:
Un cocktail caldo che combina tequila, Kahlúa e caffè, servito in una tazza da caffè e spesso guarnito con panna montata e una spolverata di cannella.
8. Mocha Martini:
Una deliziosa combinazione di vodka, liquore al caffè, liquore al cioccolato e caffè espresso, servita in un bicchiere da cocktail e spesso guarnita con scaglie di cioccolato.
9. Black Tie:
Un cocktail raffinato fatto con vodka, Kahlúa, liquore al cioccolato bianco e caffè espresso, servito in un bicchiere da cocktail con ghiaccio e guarnito con una ciliegia maraschino.
10. Café Amore:
Preparato con brandy, liquore al caffè, Kahlúa e caffè espresso.
questo cocktail è ricco e indulgente, perfetto come dessert liquido.
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12 Dieci Hot drink – Cocktail invernali
Irish Coffee:
Preparato con whiskey irlandese, caffè caldo, zucchero e panna montata, l'Irish Coffee è una bevanda avvolgente e confortante ideale per le serate invernali.
Presente anche nella nostra lista dei 10 cocktail con ingrediente caffè.
2. Pancia a Rum Arancio e Pancia a Rum al Mandarino:
sono varianti di un cocktail chiamato "Ponche", che è un punch caldo tradizionale spagnolo o latinoamericano.
Questi cocktail sono realizzati con rum e una miscela di succhi di frutta, solitamente arancia o mandarino, e spezie come cannella e chiodi di garofano.
Sono bevande ricche e aromatiche, ideali per riscaldarsi durante i mesi più freddi.
Nei bar tradizionali vengono utilizzati punch già pronti solo da riscaldare.
3. GROG:
È un hot drink leggendario: è nato nel 1700 nella Royal Navy dell’ammiraglio Vernon, viene citato in tantissimi romanzi come Moby Dick e L’isola del tesoro.
Intenso e ricco di sapori, si crea mettendo in acqua bollente la scorza d’arancia macerata nell'alcol, l'anice stellato, la cannella, il macis, il Rum e il Triple Sec.
4. Bombardino:
è il noto cocktail invernale tradizionale italiano, particolarmente popolare nelle regioni alpine.
Si prepara con una miscela di liquore al tuorlo d'uovo e liquore alla panna, normalmente servito molto caldo e arricchito con una spruzzata di panna montata e una spolverata di cacao in polvere.
È una bevanda avvolgente e confortante, perfetta per le fredde serate invernali.
5. EGGNOG:
Uno zabaione alcolico di origine inglese, nato forse nel 1700. Goloso e cremoso, si crea con latte, zucchero, tuorlo d’uovo e Whiskey, Brandy o Rum
6. Hot Buttered Rum:
In un bicchiere pre-riscaldato vengono versati acqua bollente, Rum, miele e un pezzo di burro.
Sciolto il prodotto, si aggiungono i chiodi di garofano e infine si guarnisce con un bastoncino di cannella.
7. Baileys Irish Cream:
Questa bevanda cremosa e dolce, a base di whiskey irlandese, crema di latte e cioccolato, è perfetta da gustare calda o fredda durante l'inverno.
8. Hot Toddy:
Questo cocktail caldo viene preparato con whiskey, miele, succo di limone caldo e acqua bollente, ed è perfetto per riscaldarsi nelle fredde serate invernali.
9. Mulled Wine (Vin Brulé:
Non è un cocktail, ma tra gli hot drink ha una posizione importante.
Si tratta della bevanda tradizionale invernale facile da realizzare anche a casa, ottenuta riscaldando del vino rosso con spezie come cannella, chiodi di garofano e scorza d'arancia.
10. SIDRO ANALCOLICO ALLA MELA:
La ricetta prevede di centrifugare 3 mele belle grosse, quindi versare il succo in un bicchiere e mixare con dell'acqua frizzante.
Aggiungere un pizzico di cannella e zucchero a piacere.
Semplice, naturale e saporito.
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13 Dieci ottimi cocktail analcolici
Esistono molti cocktail analcolici capaci di soddisfare le esigenze esperienziali di chi non ama l’alcol.
Tecnicamente questi cocktail possono essere chiamati col termine americano mocktail. ,Fusione di due parole “mock” (finto) e cocktail, letteralmente cocktail finti.
Un vantaggio di queste bevande è la maggior semplicità di preparazione anche casalinga.
Rammento che, come segnalato in un precedente paragrafo, i più noti cocktail alcolici conoscono una propria versione senza l’ingrediente alcolico e che, per distinguere gli uni dagli altri nella denominazione viene aggiunta la parola “Virgin”.
Iniziamo proprio da uno di questi.
1. Frozen Virgin Margarita:
un preparato a base di succo di lime, limone e arancia.
Ingredienti
• 1 spicchio di lime
• sale grosso q. b.
• ¼ di tazza di succo di lime
• ¼ di limone
• 250 ml di Succo Santàl Arancia Bionda
• Un pizzico di sale fino
• Ghiaccio q.b
2. Mojito analcolico:
Si tratta della versione senza alcol del famoso aperitivo!
Si pestano alcune foglie di menta fresca insieme a un po’ di lime e a dello zucchero di canna.
Aggiungere del ghiaccio, del succo di lime, delle fettine di lime e dell’acqua tonica.
3. Shirley Temple:
Un cocktail analcolico classico a base di ginger ale, succo di limone o lime e sciroppo di granatina, servito con una ciliegia come guarnizione.
4. Lemonade fruit:
Per preparare questo delizioso aperitivo analcolico, sarà sufficiente versare all’interno di un bicchiere da cocktail del succo di limone, del succo di lamponi, un cucchiaino di zucchero a velo e aggiungere poco per volta la soda. Solo alla fine, dopo aver mescolato bene il tutto aggiungete il ghiaccio.
5. Florida:
Bevanda a base di succhi di frutta, è tra i cocktail analcolici più dissetanti.
Dopo aver messo nello shaker 100 ml di succo di pompelmo, 50 di succo d’arancia e altrettanti di succo di limone, unire 20 ml di sciroppo di zucchero e 120 di soda, quindi agitare per dieci secondi.
Concludere versando il cocktail in un tumbler alto.
6. Virgin Piña Colada:
Una versione senza alcol della famosa bevanda tropicale.
Preparata con succo d'ananas, crema di cocco e ghiaccio frullato.
7. Virgin Mary:
Una variante non alcolica del Bloody Mary, preparata con succo di pomodoro, tabasco, salsa Worcestershire, pepe nero e una spruzzata di succo di limone, servita con sedano e olive.
8. Virgin Caipirinha:
Preparata con succo di lime, zucchero di canna, ghiaccio e soda, per un sapore fresco e vivace senza l'alcol della cachaça.
9. Virgin Margarita:
Una variante senza alcol della Margarita classica, preparata con succo di lime fresco, sciroppo di agave, e ghiaccio, servita in un bicchiere con il bordo salato.
10. All Shook Up:
Il cocktail richiama nel nome un celebre brano di Elvis nonché il modo di mescolare gli ingredienti, che vanno messi nel blender, o nella versione casalinga, il frullatore.
Per realizzare questi sostanziosi cocktail analcolici, versare innanzitutto nel bicchiere 70 ml di latte e 60 g di yogurt, entrambi già freddi.
unire quindi un cucchiaino di acqua di rose e 1 di miele. Quindi 12 g di lamponi e altrettanti di fragole.
Avviare il frullatore per una decina di secondi.
Mettere il ghiaccio nel bicchiere old fashioned e versare il cocktail.
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14 Venti Cocktail bar famosi in Italia e nel mondo
Molti locali nel mondo si caratterizzano come cocktail bar e spesso la loro notorietà è legata alla presenza nel loro passato di personaggi storici molto noti.
In Italia i più famosi cocktail bar si trovano specie nelle grandi città e nelle località turistiche e alcuni di essi sono associati a produttori di liquori rinomati che hanno contribuito a promuovere i propri marchi e a creare cocktail iconici.
Qui di seguito alcuni esempi in Italia e nel mondo.
1. Martini Bar a Torino:
Martini è uno dei produttori di vermut più famosi al mondo, e il Martini Bar presso il Museo Nazionale del Cinema a Torino è un luogo prestigioso dove puoi gustare una vasta selezione di cocktail a base di vermut Martini e altri spiriti.
2. Camparino a Milano:
Situato nella Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, il Camparino è famoso per essere il luogo dove è stato servito per la prima volta il Campari Soda, il celebre aperitivo a base di Campari e soda.
è un'icona milanese famosa per i suoi cocktail a base di Campari e la sua storia è lunga oltre 150 anni.
3. Bar Basso a Milano:
Situato nel cuore di Milano, il Bar Basso è famoso per essere il luogo in cui è stato inventato il cocktail Negroni Sbagliato.
Offre una vasta selezione di cocktail classici e creativi.
4. Caffè Florian a Venezia:
Situato in Piazza San Marco, il Caffè Florian è uno dei caffè più antichi d'Europa e ha una lunga storia nella preparazione di cocktail e bevande artigianali.
È un luogo iconico per gustare un drink mentre si ammira la bellezza di Venezia.
5. Caffè Gilli a Firenze:
Situato in Piazza della Repubblica, il Caffè Gilli è un'icona della vita sociale a Firenze ed è associato al marchio di liquori Toschi.
Il locale offre una vasta selezione di cocktail creativi e specialità locali, tra cui il famoso "Negroni Toschi".
6. Stravinskij Bar a Roma:
Situato presso l'Hotel de Russie, lo Stravinskij Bar è rinomato per i suoi cocktail sofisticati e la sua elegante atmosfera all'aperto nel cortile interno dell'hotel.
7. Bar del Fico a Roma:
Situato nel vivace quartiere del Centro Storico di Roma, il Bar del Fico è un luogo di ritrovo popolare per gli amanti dei cocktail e della vita notturna. Offre una vasta selezione di bevande creative e una vivace atmosfera da cocktail bar.
8. Gran Caffè Gambrinus a Napoli:
Situato nel cuore di Napoli, il Gran Caffè Gambrinus è uno dei caffè più antichi e prestigiosi della città. Offre una vasta selezione di cocktail classici e specialità locali, con un'atmosfera elegante e storica.
9. La Sirenetta a Ischia:
Situato sull'isola di Ischia, La Sirenetta è un locale con una vista mozzafiato sul mare e una vasta selezione di cocktail freschi e rinfrescanti.
È un luogo popolare per gustare un cocktail al tramonto o per una serata rilassante con gli amici.
10. Bar del Porto a Capri:
Situato nel porto di Capri, questo locale è un luogo iconico per gli amanti dei cocktail sull'isola.
Offre una vasta selezione di bevande classiche e specialità locali, con una vista spettacolare sul mare e sull'isola.
11. Mamamia a Rimini:
Situato nella vivace città di Rimini, Mamamia è un locale iconico lungo la costa adriatica.
Offre una vasta selezione di cocktail e una vivace atmosfera da beach bar, perfetta per godersi una serata estiva sulla spiaggia.
12. Terrazza Mascagni a Livorno:
Situato sulla costa toscana, Terrazza Mascagni è noto per la sua spettacolare vista sul mare e per la sua vasta selezione di cocktail.
È un luogo popolare per godersi un tramonto con un cocktail in mano.
13. Il Chiosco a Bari:
Situato sul lungomare di Bari, Il Chiosco è un locale amato dai locali e dai turisti per la sua vasta selezione di cocktail e la sua atmosfera vivace.
È il luogo ideale per gustare un cocktail con vista sul mare.
14. Lido La Playa a Gallipoli:
Situato sulla costa ionica della Puglia, Lido La Playa è un locale sulla
spiaggia noto per i suoi cocktail freschi e rinfrescanti.
È il luogo perfetto per godersi una giornata di sole sulla costa adriatica.
15. Bukowski a Palermo:
Questo locale è noto per la sua atmosfera bohemienne e per la sua vasta selezione di cocktail artigianali. Offre una varietà di bevande uniche ispirate alla cultura e alla tradizione siciliana.
16. The Dead Rabbit Grocery & Grog a New York City:
Questo locale irlandese a New York è famoso per la sua vasta selezione di whisky e cocktail artigianali, oltre a essere stato nominato più volte il miglior bar del mondo.
17. The American Bar at The Savoy a Londra:
Situato nell'hotel di lusso The Savoy, questo bar è celebre per la sua storia e il suo servizio impeccabile, oltre a offrire una vasta selezione di cocktail classici e innovativi.
18. Hemingway Bar at the Ritz Paris a Parigi:
Questo bar prende il nome dallo scrittore Ernest Hemingway ed è famoso per il suo elegante design e la sua vasta selezione di cocktail classici.
19. Bar High Five a Tokyo:
Questo bar giapponese è noto per la sua dedizione alla perfezione e alla precisione nella preparazione dei cocktail.
Offre una vasta selezione di liquori e cocktail artigianali unici.
20. Employees Only a Hong Kong:
Questo bar di Hong Kong è una filiale del celebre locale di New York ed è famoso per i suoi cocktail artigianali e il suo vivace ambiente.
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