autonomia-in-casa


autonomia dei disabili visivi nelle attività casalinghe


Nell'immagine alcuni oggetti per piccoli lavori domestici. 
Un ferro da stiro, una macchinetta infila ago, due spolette o spagnolette di filo e due bottoni.

A cura di Filippo De Santis
Con la collaborazione della Community di Orbolandia

settembre 2022



Modalità personali per le attività domestiche

Questo settore fa parte della sezione di Orbolandia che si occupa dell'Autonomia dei disabili visivi e, da un punto di vista pratico, è complementare del settore che affronta il tema della Autonomia negli spostamenti fuori casa.
Nelle pagine seguenti troverete pertanto la modalità personale che, l'autore o gli autori degli articoli utilizzano per affrontare e svolgere una attività domestica in autonomia e in sicurezza, a partire dai lavori in cucina e proseguendo con il Tempo Libero, la cura delle piante e degli animali domestici.
Siamo certi che ciascuno di voi ha il suo metodo, e, tra l'altro, saremmo ben felici se vorrete condividere con noi le vostre modalità.
Il materiale che vorrete condividere con la community va inviato alla redazione di Orbolandia che procederà alla sua verifica Prima della pubblicazione.

Elenco argomenti

Lavori in cucina

Altre attività in casa

Tempo Libero

Prendersi cura dei nostri animali




Lavori in cucina


Le Orboricette della Community


In questa pagina troverete una serie di ricette di cucina, preparate da alcuni abitanti della Community di Orbolandia, iniziando dagli antipasti, fino ad arrivare al dolce.
Tutte le ricette sono realizzabili al buio, in autonomia.
Potete leggerle, cliccando qui.

Sbucciare patate, carote e frutti, al buio


La sbucciatura dei prodotti a buccia sottile, come patate, carote, limoni e così via, può tranquillamente essere effettuata in sicurezza anche dai disabili visivi.
Occorrono strumenti semplici, come lo sbucciatore presente nei prodotti testati dalla community ma,, in mancanza, con un po' di pratica, possiamo utilizzare anche un coltellino a lama seghettata piuttosto che a lama liscia, come descritto nel tutorial di Ornella Imbrogio, al seguente link.

Come fare un trito di prezzemolo al buio ed in sicurezza


Con questo audio tutorial, Filippo De Santis ci illustra il suo modo di realizzare un trito di prezzemolo o altre foglie, in assoluta sicurezza ed al buio.
Puoi ascoltare il tutorial, cliccando qui.


Cuocere al punto giusto una cotoletta


Di Giuseppe Marconi
– ottobre 2022

Normalmente per valutare il giusto punto di cottura di una cotoletta ci si avvale della vista.
Per i disabili visivi occorre adottare altre strategie: ecco cosa ci propone Giuseppe:
  Per prima cosa impanare la cotoletta nel pangrattato e mettere a friggere nella padella.
Quando riteniamo che la parte a contatto con la padella sia vicina alla croccantezza desiderata, , Per verificare l’effettivo grado di  cottura inserire le punte di una forchetta tra la padella e la cotoletta, poi abbassare il manico della forchetta e fare scorrere le punte sulla cotoletta; se sentite che è morbida ancora non è cotta se è cotta le punte rimbalzano
A questo punto girare la cotoletta e ripetere l’operazione sul secondo lato della nostra carne.

riempire il filtro della moka senza versare caffè


di Giuseppe Marconi
– ottobre 2022

 Per chi utilizza la moka per fare il caffè, specie  se disabile visivo, non risulta facile riempire il portafiltro senza versare un po’ di polvere sul tavolo.
Si trovano in commercio appositi contenitori con dosatore sul fondo che risolvono il problema, ma per chi non ne fosse provvisto ci si può avvalere del metodo empirico che ci propone Giuseppe:
Ecco come riempire il filtro della moka senza versare caffè sul tavolo:
prendere il filtro della moka e inserirlo nel contenitore del caffè a testa in giù;
mettere il dito indice a chiusura dell’imbuto e sollevare il filtro pieno di caffè, che resterà nel filtro dal momento che abbiamo impedito all’aria di entrare dall’apertura inferiore dell’imbuto.
Ora  girare il filtro pieno di caffè, togliere il dito che chiude l’imbuto e posizionare  nella caffettiera ove avevamo già versato la corretta quantità di acqua.

Il mio buon cappuccino


Di Valerio Bazzi
– ottobre 2022

Prepararsi in autonomia un buon cappuccino non è difficile grazie a semplici strumenti di cui possiamo dotarci.
Sappiamo che il procedimento consiste nel versare una tazzina di caffè espresso in una tazza grande a cui aggiungere una quantità almeno doppia di crema di latte, eventualmente guarnendo con polvere di cacao o cannella, se ci piace.
L’operazione meno semplice è realizzare la crema di latte nella giusta cremosità e quantità con un rapporto circa pari di schiuma e latte, ad una temperatura di circa 65 gradi.
Personalmente utilizzo un monta-latte elettrico che scalda automaticamente il latte a circa 65 gradi e realizza una crema dalla giusta consistenza.
Il prodotto che possiedo io non si trova piàù ma esistono molti modelli analoghi, come ad esempio a questo link

Se si possiede una macchina per caffè col beccuccio per il vapore conviene utilizzare un bricco di acciaio per valutare con il tocco di un dito la temperatura raggiunta dal liquido.
Esistono anche appositi frullini a batteria dal costo di pochi euro da immergere nel latte dentro un bricco: in questo caso occorre avere già scaldato il latte e fare attenzione agli schizzi che possono fuoriuscire dall’apertura del contenitore.
Per gli appassionati del cappuccino propongo la lettura dei consigli degli chef della Parmalat   a questo link

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Altre attività in casa


Contare le gocce di un farmaco


Può capitare occasionalmente, oppure avere la necessità quotidiana, o anche più volte al giorno, di dover assumere un farmaco in gocce.
Possiamo utilizzare strumenti specifici, realizzati allo scopo, oppure affidarci alla sensibilità del nostro orecchio.
In questo breve audio tutorial, Filippo De Santis illustrerà un metodo per fare ciò.
Potrete ascoltare o scaricare la guida cliccando qui.

Attaccare un bottone al buio in autonomia


A volte capita che, poco prima di uscire per andare ad una festa o ad un evento, salti il bottone della camicia o del cappotto.
In questa guida audio, Ornella Imbrogio ci descrive il suo modo per riattaccare il bottone e poter continuare ad indossare il vestiario desiderato.
Per ascoltare o scaricare il file audio, fare click qui.

Riparare un orlo scucito al buio in autonomia


Se siamo soli in casa e, dopo aver indossato un capo, quale un pantalone, o una gonna, notiamo che l'orlo si è scucito, nulla di allarmante, Ornella Imbrogio, in questo tutorial audio, ci guiderà con la sua metodica per ripararlo.
Per ascoltare o scaricare il file audio, fare click qui.

Stendere lenzuola, tovaglie ed altri capi ingombranti


Ornella Imbrogio illustra la sua tecnica per stendere il bucato senza rischiare che cada a terra.
ascolta il tutorial, clickando qui.

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Tempo Libero



Corsi di chitarra


di Valerio Bazzi
ottobre 2022

Per gli appassionati di chitarra classica, siano disabili visivi o normo vedenti, proponiamo l’ascolto  delle lezioni tenute da Franco Gori, musicista non vedente di Faenza, presenti sul suo canale YouTube che ha superato le 160 lezioni.
Franco Gori si rende disponibile a supportare chi volesse contattarlo tramite Skype, col nome: franco.faenza
Per approfondimenti sul corso di Franco Gori utilizzare il seguente Link

Motto Podcast di Roberto Lachin



notizie e interviste dal mondo blind

I Podcast danno la possibilità, proprio per la loro natura, di farci ascoltare con comodità e quando vogliamo, le puntate delle trasmissioni radiofoniche che ci interessano, siano esse in Fm o web.
Per ascoltare i podcast ci sono vari programmi e varie applicazioni, noi vi suggeriamo quella nativa dell’Apple, voi usate quella che conoscete meglio.
Motto Podcast di Roberto Lachin   Al momento (ottobre 2022) Più di 160 episodi
  Roberto ci dice: Le vostre storie legate al tema dell’inclusività come esempio per gli altri.
Inoltre, news sulle disabilità visive e cultura giapponese!
  Motto Podcast
notizie e interviste dal mondo blind

lezioni di fitness da Slash radio web By Giorgio Piccinin


Potete visitare la pagina al seguente link.

Ginnastica dolce al buio a cura di Marisa Del Ben


La pagina con le lezioni, la potete consultare al seguente link.

gioca con il cruciverbatore accessibile


Questo è un gioco di enigmistica per iPhone, che permette di creare i tuoi cruciverba, condividerli e risolvere quelli dei tuoi amici.
Puoi scaricare l'applicazione dall'AppStore al seguente link.

Inoltre, potete ascoltare la presentazione su YouTube, cliccando qui.

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Prendersi cura dei nostri animali



Riconoscere i suoni fisiologici e quelli patologici del proprio cane


Con la collaborazione della Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Scandicci

Seguendo un’esigenza espressa dagli allievi della scuola di Scandicci, Carlo Ciceroni, veterinario che si occupa di comportamento degli animali e collabora da molti anni con la Scuola nazionale cani guida per ciechi della Toscana, si è fatto promotore dell’iniziativa che si è concretizzata con la realizzazione del cd della durata di circa 30 minuti.

La registrazione del cd con i cani della scuola di Scandicci è avvenuta nello studio di Mirco Mencacci, uno dei più stimati tecnici del suono del cinema italiano, e non solo e grazie alla collaborazione del suo amico Alessandro Benvenuti.

Le informazioni riportate in forma colloquiale e piacevole possono risultare di grande interesse per chiunque abbia un amico a quattro zampe e si occupi e preoccupi della sua salute e delle sue esigenze.
Per questo è molto importante imparare a riconoscere i segnali che il proprio cane ci lancia in relazione alle sue esigenze fisiche o comportamentali.

Potete ascoltare il contenuto del cd al seguente link

Cani guida


Questo argomento è approfondito nella pagina web: a questo link
Gli argomenti trattati sono elencati qui di seguito:
  Presentazione di Lorelai Gilmore
Contatta qui le Scuole di addestramento cani guida italiane
diritti e doveri del conduttore E dettaglio leggi
News, video ed Eventi

Gatti, che passione!


Di La Renata di Milano
ottobre 2022
I gatti sono delle creature meravigliose, simpatiche, curiose, originali, dolci quando vogliono ma, anche indipendenti, intraprendenti, predominanti, insistenti quando vogliono qualcosa e tanto altro!
Una compagnia piacevole, stimolante e soffice.
Proviamo a pensare  ai pro e ai contro, per una possibile convivenza.
Per prima cosa, credo sia meglio scegliere un gatto nato in casa, se siamo alle prime armi.
Una visita dal veterinario per sverminarlo.
Questo si fa attraverso una pasta particolare contenuta in una specie di siringa millimetrata da cui dovremo somministrare  delle dosi specifiche, a seconda del peso.
vaccinarlo e poi sterilizzarlo, questa è la procedura standard sia per il maschio che per la femmina.
I gatti da adottare, sono certamente più bisognosi ma, essendo già grandi, possono essere più problematici.
Ci stiamo incamminando in un’esperienza che potrebbe durare dai 15 ai 20 anni o anche più.
Se il gatto cresce bene, sarà vispo, giocherellone e soprattutto sano.
Detto questo, vi dico che io ho tre gatti adottati.
A differenza dei cani, i gatti, pur essendo molto intelligenti, difficilmente sono addomesticabili.
Per esempio, nel caso si volesse provare a non farlo salire sul divano, potremmo tentare con dei bei no!
Quando sale, farlo  scendere tutte le volte che sale ma, lui continuerà all’infinito a salire e, chi getterà prima la spugna?
Anche se alcuni gatti, sono più docili, non sono propensi all’ubbidienza, se non hanno un tornaconto.
Per esempio, non si presenteranno se li chiamiamo semplicemente per sapere dove sono.
Correranno però se sentono il rumore dei croccantini o il profumo del cibo, se hanno fame.
Per sapere dove sono, si potrebbero abituare sin da piccoli, a portare un collarino morbido ed elastico con un pendaglio piccolissimo, che faccia qualche suono.
Potrebbe essere però che, il collarino, si sfili e quindi non serve oppure, se il gatto non vive in appartamento, il collarino potrebbe essere anche pericoloso.
In ogni caso, eviterei i soliti campanellini irritanti sia per loro che per noi.
I gatti sono molto silenziosi e agili, non è facile individuarli ma, capita che poi, inspiegabilmente li senti mentre si strusciano sulle gambe o ti saltano in braccio o che,  se entri in una stanza, miagolino,  per farci sentire la loro presenza.
Comunque, dormono molto e trovano i punti più confortevoli e meno esposti, proprio per non essere disturbati così, in genere, quando trovano un posto ideale, spesso potremmo ritrovarli in quello stesso posto.
È buona norma, appena il gatto entra in casa, metterlo nella cassetta igienica.
Non so come succeda perché nessuno glielo può imporre ma, in genere il gatto espleterà tutti i suoi bisogni in quella cassetta.
Personalmente trovo utile usare una    sabbia sottile e agglomerante che rende solida l’urina e le feci rendendole come pallotte  che, con un apposita paletta forata, è facile estrarre solo gli escrementi e pulire.
Una cosa importante è  mettere a disposizione del gatto, un tiragraffi perché, le loro unghie crescono e, se non le affilano, finisce che restano imbrigliate nei tessuti di divani, tende, cuscini e quant’altro.
Non sarebbe difficile tagliare loro la punta delle unghie, specie se li abituiamo fin da piccoli.
È che, se tagliamo troppo, rischiamo di tranciare la venuzza dell’unghia con conseguente emorragia.
  Sarebbe buono anche abituare il micio, sin da piccolo, a farsi pettinare il pelo così, da toglierne  il più  possibile.
Salutare per lui che ne ingurgiterà meno e per noi che ne troveremo meno per casa.
Ci sono in vendita delle paste piuttosto appetibili per loro, che aiutano a espellere il pelo che ingeriscono. Basta metterne un po’ sul dito, come il dentifricio e loro se lo divoreranno. In genere ne sono ghiotti.
Se riusciamo, possiamo anche abituarli a farsi pulire i denti.
Se arrotoliamo un po’ di garza su un dito e facciamo finta di giocare, possiamo tentare una forma di igiene dentale al nostro amico, senza che neanche se ne accorga.
  Per quanto riguarda l’alimentazione, il gatto è un carnivoro.
Dicono che il cibo più digeribile per loro, sia la carne rossa, cruda ma, si può comprare ogni tipo di scatoletta, vaschetta, bustina e cibo secco per ogni tipo e gusto. Naturalmente, sarebbe bene, farsi consigliare da un buon veterinario.
Personalmente, lascio a disposizione sempre una ciotola di acqua fresca e una  con i croccantini, in un posto tutto per  loro.
È bene esaminarli, di tanto in tanto, accarezzandoli e palpandoli in ogni parte, cercando di non insospettirli. Possiamo così  controllare con delicatezza orecchie, zampe, occhi e passare tutto il corpo.se individuiamo cose strane, ci muoveremo di conseguenza e, finché stanno bene, non ci sono problemi.
Le vaccinazioni e le visite periodiche dal veterinario, specialmente se è un buon veterinario, ci permetteranno di mantenerli in buona salute e prevenire il più possibile problemi perché, non è facile curare i gatti che non collaborano per niente!
  Pensate, per esempio, se vomitano in casa.
Se li sentite, forse, ce la fate a pulire con dello scottex che potete gettare nel water e poi spruzzando  acqua e alcol passare uno straccio.
Le alternative sono: Capitarci sopra con le ciabatte e ve ne accorgete.
altrimenti vi fate aiutare da un vedente. Molti sostengono che, l’erba gatta faccia bene, che li aiuta a purificarsi. Non tutti i veterinari però, sono d’accordo. Molti dicono che irrita le pareti dello stomaco e, appunto, li fa vomitare e non è un bene.
  A volte, potremmo sentire delle crosticine vicino alla congiuntiva degli occhietti. Se capita qualche volta, basta pulirli con una compressa di cotone inumidita con acqua.
I gatti si lavano da soli e, generalmente, sono puliti.
Se la cosa persiste e gli occhietti sono spesso impiastrati,  occorrerà consultare il veterinario.
Se ci prescriverà delle gocce, vi accorgerete che sarà un’impresa trattarli ma, come dicono a me, se non sei in grado di prenderti cura di un animale, non prenderlo.
È importante non spaventare il micio ma, spesso devo seguirlo per tutta la casa, finché non capisce che non lo mollo.
Deve lasciarsi prendere e farsi medicare. Poi, anche se è arrabbiato, cerco di dargli un premietto. In genere, lo immobilizzo e cerco di centrare l’occhio senza mai mostrarmi irritata o urlare.   Se capita che si beccano il raffreddore starnutiscono,  diventano indolenti, non mangiano, respirano a fatica.
In questi casi, monitoriamolo.
A volte passa tutto  in pochi giorni ma, se la cosa persiste, sentiamo il veterinario.
Se ci prescrive un antibiotico o altro, scoprirete che somministrarlo è ancora un’impresa.
Si possono acquistare delle capsule particolarmente appetibili,   in cui mettere la pastiglia.
Purtroppo, almeno io, riesco solo le prime due o tre volte poi, occorre trovare altre strategie:
Mischiarla con carne cruda, prosciutto, pasta per il pelo, polverizzarla  e spararla con acqua in una siringa senza ago.
La cosa importante, è sempre quella di cercare di non traumatizzarlo.
Tutto dovrebbe sembrare un gioco, mista a coccole e massima calma.
Dovremmo sembrare determinati, essere veloci e i nostri gesti, sicuri.
Ci sono poi i trattamenti antiparassitari, delle pipette  che è bene mettere al gatto se esce di casa ma, anche nel caso che lo sentiamo grattarsi insistentemente.
  Alcuni gatti non se ne accorgono neanche, altri ci fanno penare…
La pipetta va aperta prima e svuotata tra le scapole, dietro la testa del micio, in modo che non possa leccarsi perché, è tossica.
  Che dire ancora? Anche se non parlano, sanno farsi capire e interagiscono con noi…
La loro leggerezza, la sensazione che ci danno di sapersi godere la vita.
Avete provato quanto è piacevole e rilassante tenere in braccio un gatto che fa le fusa?
Sono creature tutte da scoprire e da conquistare.
Se guadagneremo la loro fiducia, ci considereranno il loro capobranco ma, mai il loro padrone e sapranno donarci quel tipo di affetto che solo i gatti sanno dimostrare.
  Ci sarebbe ancora tanto da dire su queste meravigliose creature!
Penso possiate aggiungere o integrare  questa “dispensa“ con i vostri consigli e la vostra esperienza così, da arricchirla ulteriormente.

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