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Orbolandia
08 Veicoli a guida autonoma


Appunti di:
Valerio Bazzi e Filippo De Santis
aggiornati a Maggio 2022




Elenco argomenti

premessa

I cinque livelli di autonomia veicolare

Se non ora - Quando ?

Considerazioni conclusive



Premessa


Uno dei più significativi ostacoli all’autonomia negli spostamenti dei disabili visivi, è l’impossibilità di utilizzare un veicolo da soli, ovvero disporre di un’auto che, una volta impostato l'indirizzo al quale desideriamo andare, ci porti autonomamente ed in sicurezza fino alla nostra destinazione.
Non è tuttavia più solo fantascienza il superamento di questa limitazione, ma, in base a quanto viene affermato dalle industrie automobilistiche, solo una questione di tempo.


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I cinque livelli di autonomia veicolare


In concreto, sono stati fatti notevoli passi avanti nella tecnologia dei veicoli a guida autonoma, ed è vicino il momento del raggiungimento del terzo dei cinque livelli di autonomia, come di seguito catalogati, essendo il livello 5 il nostro obiettivo finale:
I cinque livelli della guida autonoma
Livello 0 Il guidatore ha ancora il pieno controllo dell’auto. Il veicolo non esegue alcuna funzione in maniera autonoma e/o non dispone delle soluzioni tecnologiche per farlo.
Livello 1: guida assistita Il veicolo assiste il conducente con sistemi di ausilio alla guida, come il monitoraggio degli angoli ciechi, il mantenimento della corsia e l’assistenza nelle partenze in salita.
Livello 2: guida parzialmente automatizzata L’auto si sostituisce al pilota nell’esecuzione di alcune funzioni, per esempio nelle manovre di parcheggio e nelle fermate e ripartenze in caso di intenso traffico. Questo è il livello raggiunto attualmente da molti costruttori.
Livello 3: guida automatizzata avanzata Il veicolo è in grado di attivare gli indicatori di direzione, cambiare corsia e adattare autonomamente la velocità alle condizioni del traffico. In particolari situazioni, l’autopilota può chiedere al guidatore di riprendere il controllo.
Livello 4: guida completamente automatizzata Il computer assume tutte le funzioni relative alla guida e chiede l’intervento del guidatore solo nelle situazioni più difficili che non è in grado di gestire.
Livello 5: guida autonoma Il sistema di bordo chiede semplicemente di inserire la destinazione del viaggio e di dare l’ok a partire. Il veicolo raggiunge la destinazione in modo completamente automatico.


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Se non ora - quando


Quindi, dal momento che solo il livello 5 permetterà ai disabili visivi la totale autonomia negli spostamenti veicolari, la domanda che sorge immediatamente è: a quando?? La totale autonomia?
La risposta raffredda le nostre aspettative: infatti, da un’articolo di La Repubblica del 01 aprile 2022 leggiamo:
Guida autonoma, il traguardo è ancora lontano Riportiamo qui di seguito l'articolo:
ROMA – Con lo studio “Reeboting Autonomous Driving”, Accenture ha fornito un quadro del mercato dell’auto a guida autonoma elaborandone prospettive e opportunità di business fino al 2030. La ricerca prevede un aumento delle vendite dei veicoli automatizzati, nel corso dei prossimi anni, ma la parte del leone la faranno ancora le auto con tecnologie sempre più avanzate, che raggiungeranno il 60% entro il 2030.
La maggior parte dei mezzi driverless è in piena fase sperimentale e l’industria auto sta ancora sviluppando i veicoli di Livello 3 (che esonerano il guidatore dall’avere sempre il controllo del veicolo, purché sia sempre pronto a intervenire).
“La guida autonoma rappresenta uno dei 4 grandi macrotrend che stanno rivoluzionando il settore automotive, sempre più guidato da intelligenza artificiale, processi di machine learning, utilizzo di big data e software avanzati – ha spiegato Teodoro Lio, consumer & manufacturing industries lead di Accenture Italia, Europa Centrale e Grecia – Negli ultimi anni sono stati fatti degli enormi passi avanti nello sviluppo di veicoli autonomi. Molte case automobilistiche e nuovi player di settore hanno preso posizione dichiarando che le auto guidate dall’intelligenza artificiale sarebbero diventate realtà entro il 2025.
Tuttavia, con la tecnologia e gli algoritmi di deep learning disponibili, siamo ancora lontani dal raggiungimento di questo traguardo. Ad oggi, l’intelligenza artificiale non è ancora in grado di distinguere un segnale stradale reale da uno modificato o guidare su strada quando l’asfalto è coperto di neve.
C’è poi un tema di complessità del contesto di guida, molto più rilevante in Europa rispetto ad altre zone, come ad esempio la California, dove si sono svolte le prime sperimentazioni in questo senso”.
Il risvolto positivo di questo intenso lavoro è dato dalla crescita dei veicoli che avranno funzioni di guida assistita o guida semi-autonoma avanzate (Livello 2), e si prevede che entro il 2030 il 60% di tutte le auto nuove offriranno funzioni di Livello 2.
Da segnalare poi che essendola realizzazione di auto premium di Livello 3 (con guidatore pronto ad agire) e Livello 4 (con conducente che agisce su pedali e volante solo in caso di emergenza) sarà molto costosa, non si andrà oltre il 5% totale del mercato auto entro il 2030.
Per le auto di Livello 5 (senza alcun intervento del guidatore) sono richiesti sistemi “adattivi”, basati su intelligenza artificiale e machine learning, ma il livello attualmente raggiunto dalla tecnologia A.I., anche se all’avanguardia, non è sufficiente per supportare adeguatamente la guida autonoma.
“Passare da auto di Livello 1  a veicoli con funzionalità avanzate di guida assistita (Livello 2), è stato relativamente veloce, grazie ai progressi tecnologici raggiunti – ha aggiunto Lio – Per arrivare ad auto completamente autonome (Livello 5) è però necessario un importante cambio di passo che coinvolga non solo i produttori auto, chiamati ad attivare nuove collaborazioni ecosistemiche, modificare il modo in cui vengono costruite le auto e continuare a sviluppare nuove funzionalità e software avanzati, ma anche l’intero contesto istituzionale, di mobilità urbana e normativo”. (maurilio rigo)
Fine articolo


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Considerazioni conclusive


Come avviene nel mondo globalizzato, le questioni di business possono accelerare ma anche ostacolare il progresso tecnologico.
Alla base della autonomia veicolare, essendo insufficiente la geolocalizzazione e le relative informazioni ottenibili grazie ad internet, c’è da risolvere il problema della connettività dei veicoli tra di loro per lo scambio delle informazioni che i sensori di cui è equipaggiato il veicolo raccolgono e che, elaborati dal computer di bordo, devono consentire l'autonomia di viaggio del veicolo stesso.
Non è stato ancora raggiunto l'accordo sui protocolli di comunicazione, per una questione di concorrenza a livello mondiale, ed anche Quando poi si trovasse l’accordo e fossero superati altri problemi in campo, occorrerebbe che tutti i veicoli circolanti venissero dotati della tecnologia per ovvi motivi di sicurezza.
Attualmente siamo nella fase di valutazione delle soluzioni per raggiungere il livello 4.
Tutto ciò premesso, c'è comunque chi, come il noto servizio di trasporto automobilistico privato Huber, promette servizi taxi senza conducente entro pochi anni in città appositamente attrezzate; tuttavia questo risultato non sembra migliorare il tradizionale servizio taxi se non, forse, per una riduzione di costi.
Inseguendo le ipotesi da fantascienza, si parla anche di un possibile servizio “taxi” tramite droni monoposto, eventualmente guidati da remoto.
In conclusione, sebbene la guida autonoma dei veicoli sia alla portata della tecnologia in condizioni ideali di strade infrastrutturate in modo adeguato, non è prevedibile che nel giro di pochi anni avvenga l’effettivo raggiungimento del livello 5 su larga scala , fatti salvi salti di livello tecnologico al momento non valutabili.


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