contrassegno-disabili

IL CUDE:
Contrassegno Unificato Disabili Europeo


documento autorizzativo al transito in zone a traffico limitato e alla sosta negli stalli riservati ai disabili

appunti di
Filippo De Santis e Valerio Bazzi
aggiornati ad Aprile 2022

Sia in Italia, che negli altri Stati dell'Unione Europea, sono presenti delle aree di sosta per disabili.
In questi spazi possono essere parcheggiati i veicoli a servizio delle persone con ridotta mobilità, o non vedenti, munite di un apposito contrassegno rilasciato dal Comune di residenza.
In questa guida abbiamo cercato di riassumere sia il percorso storico che ha portato all'attuale contrassegno, e ai suoi sviluppi futuri, sia tutto ciò che c'è da sapere circa le norme che lo disciplinano.



Argomenti



Premessa

Il contrassegno di parcheggio per disabili europeo

Chi può ottenere il Contrassegno

Come ottenere il contrassegno

Durata e rinnovo del contrassegno

Come e dove poter utilizzare il Contrassegno

Utilizzo in comune diverso da quello di rilascio

Il parcheggio disabili ‘ad personam

Dimensioni dei parcheggi per disabili

Sanzioni per la sosta negli stalli destinati ai disabili




PREMESSA



Tra le varie agevolazioni previste per facilitare la mobilità delle persone disabili, c'è quello che comunemente è chiamato contrassegno di parcheggio.
Esso è stato introdotto nel 1992, con il DPR 16-12-1992 n. 495, art. 381. Nel corso degli anni ha subito diverse modifiche, sia in fatto di forma e colore, che dal punto di vista giuridico, e di validità nel suo utilizzo.
Il più vecchio contrassegno invalidi civili era di forma quadrata, di colore arancione, con il simbolo della sedia a rotelle di colore nero.
Inizialmente, fino al 1996, è stato riservato solamente alle persone con invalidità motoria ma, con il DPR 503/1996 art. 12 comma 3, la sua concessione è stata estesa anche ai non vedenti.
Esso è stato sostituito a partire dal 15-09-2012 mediante il Decreto del Presidente della Repubblica n.151 del 30-07-2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31-08-2012, dal cosiddetto contrassegno di parcheggio per disabili europeo. Da questa data, furono concessi ai comuni tre anni di tempo per sostituire il vecchio contrassegno con il nuovo modello.
In tale arco di tempo, vennero sostituiti, sia il tagliando cartaceo con il nuovo formato attraverso le nuove richieste e i rinnovi, che la segnaletica stradale, sia a terra che gli specifici cartelli di segnalazione degli stalli per la sosta.
Pertanto, il nuovo modello ha preso il posto definitivamente dal 15-09-2015. Indice




Il contrassegno di parcheggio per disabili europeo



Il contrassegno di parcheggio per disabili europeo, è di forma rettangolare, di colore azzurro chiaro, con il simbolo internazionale dell'accessibilità, ovvero una sedia a rotelle di colore bianco su fondo blu, con una vignetta olografica anti-contraffazione, e, sulla facciata posteriore, i dati anagrafici e la foto-tessera della persona titolare del contrassegno, nonché la sua firma.
Tale contrassegno può, esclusivamente in base alla legge italiana, considerarsi anche un documento di riconoscimento, poiché è munito di fotografia, firma, generalità del titolare e timbro dell'amministrazione che lo rilascia
Anche questo contrassegno è stato modificato, non tanto nella sua forma grafica, quanto nell'implementazione digitale, e nel nome, CUDE, ovvero Contrassegno unificato disabili europeo.
Quest'ultimo è stato introdotto in Italia con il Decreto Ministeriale delle Infrastrutture del 5-07-2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2-08-2021, così come previsto dalla Raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea N. 98/376/CE.
Con tale decreto è stata istituita la piattaforma unica nazionale informatica dei contrassegni unici, presente nell’Archivio nazionale dei veicoli della Motorizzazione civile, ed è stato creato il Registro Pubblico dei CUDE che, integrato con TRAFFID, sarà la banca dati nazionale online contenente tutte le informazioni relative ai CUDE.
Il CUDE, dal punto di vista formale, è identico alla versione del 2012, ma, come accennato, è stato predisposto per essere digitalizzato, e potrà essere dotato del microchip RFID, per la.raccolta ed eventualmente la comunicazione di dati.
Tuttavia, al momento della stesura di questo documento, tale implementazione non è ancora stata attivata.
Quando verrà promulgato il Decreto attuativo, le amministrazioni locali realizzeranno il collegamento telematico alla banca dati, in modo che i contrassegni archiviati in locale, saranno condivisi con tutti i Comuni d'Italia e le amministrazioni degli altri paesi europei.
Pertanto, per il momento, continueremo ad utilizzare il contrassegno nella modalità solita.
Tuttavia, indipendentemente dal suo formato, il contrassegno non è da considerarsi un semplice simbolo di riconoscimento bensì, una speciale autorizzazione che viene rilasciata dal Comune di residenza alla persona disabile che ne faccia richiesta.
Il contrassegno è strettamente personale, quindi non cedibile, e non è vincolato ad uno specifico veicolo.

Indice




Chi può ottenere il Contrassegno



La norma attuale prevede che tale contrassegno possa essere rilasciato alle “persone invalide con capacità di deambulazione impedita, o sensibilmente ridotta, nonché ai non vedenti.
Per ottenere il tagliando, la persona deve essere in possesso della certificazione rilasciata dalla Commissione medica di accertamento dell'invalidità o di handicap [Legge 104/92], oppure dall'ufficio medico legale della ASL di residenza.
In entrambi i casi, sul certificato deve essere presente la dicitura che la persona è nella condizione di invalido con capacità di deambulazione impedita, o sensibilmente ridotta, oppure sia non vedente.
Oltre ai casi di invalidità permanente, il tagliando può essere rilasciato anche ai soggetti che presentano una Temporanea riduzione della capacità di deambulazione per cause legate ad infortuni oppure per patologie.
In questi casi di inabilità temporanea, la certificazione medica deve specificare il presumibile periodo di durata della invalidità.

Indice




Come ottenere il contrassegno



Una volta in possesso della certificazione medica, si dovrà presentare una richiesta indirizzata al Sindaco del Comune di residenza, redatta su apposito modulo in vigore nel Comune.
Il modulo andrà corredato di alcuni allegati che, solitamente, sono elencati nel modulo stesso, e di cui, di seguito, diamo una indicazione: - La copia del Certificato medico rilasciato dalla Commissione medica di accertamento dell'invalidità o di handicap, oppure dall'ufficio medico legale della ASL di residenza; - la Copia di un documento di riconoscimento valido; - Una o due foto-tessera; - la Copia della patente di guida, se in possesso; - la Copia della carta dì circolazione della autovettura con comandi speciali, se in possesso. - Il modello di consenso al trattamento dei dati personali, qualora questo non sia contenuto nel modulo di richiesta stesso.
La richiesta va consegnata direttamente all'ufficio preposto o, per alcune amministrazioni, è possibile inviarla tramite posta, o posta elettronica, o PEC.
Solitamente è previsto il pagamento di diritti di segreteria o spese per l'emissione del contrassegno, il cui importo può variare da Comune a Comune
Il titolare del contrassegno può indicare due targhe, che, al momento, non sono necessarie nei comuni in cui non sono presenti aree a traffico limitato o controllato.
Quando sarà avviata la digitalizzazione dei contrassegni, al momento di un nuovo rilascio o di un rinnovo, il personale dell'ufficio provvederà ad inserire nel Registro Pubblico dei CUDE i seguenti dati: - il numero del CUDE, attribuito dal medesimo Ufficio comunale; - la data di rilascio del CUDE; - la data di scadenza del CUDE; - il numero di targa associato al CUDE.
Anche in questo caso, il titolare del CUDEpotrà indicare due targhe, secondo un criterio di priorità.
A questo punto, verrà rilasciato al titolare, attraverso l'app IO, il codice univoco, L'Ufficio della Motorizzazione collegherà la prima delle due targhe al Codice Univoco associato al CUDE. Il codice univoco sarà attivo per un solo veicolo alla volta. Il titolare potrà gestire il cambio di targa del veicolo, accedendo a un’apposita funzione dal sito www.ilportaledellautomobilista.it, oppure dall’APP IO ed eventualmente da altra applicazione per dispositivi mobili, dopo autenticazione con SPID, CIE o CNS.
Con questa funzione, il titolare del CUDE potrà accedere al sistema per: - visualizzare la lista dei veicoli associati al suo contrassegno; - modificare la lista dei veicoli associati al contrassegno, per abbinare il codice univoco ad una determinata targa; Con il CUDE digitale, i dati non sensibili dei contrassegni dei disabili saranno condivisi con tutte le Amministrazioni italiane. Pertanto, i Comuni e i Comandi di Polizia Locale avranno accesso in tempo reale alla banca dati nazionale del Registro Pubblico CUDE e potranno gestire in autonomia i contrassegni disabili.
In questo modo, i dati potranno essere letti e controllati in tempo reale tramite un dispositivo collegato alRegistro Pubblico CUDE.
Sarà così più semplice evitare la contraffazione dei contrassegni e l'uso non autorizzato degli stessi.
L'utente, a sua volta, avrà un beneficio in certe situazioni. Ad esempio, non avrà la necessità di contattare il comando della Polizia locale del Comune nel quale dovrà recarsi, al fine di comunicare la targa del veicolo con il quale circolerà nello stesso, per poter accedere nelle aree a traffico o a sosta limitata.

Indice




Durata e rinnovo del contrassegno



In qualsiasi caso, una volta rilasciato, il contrassegno ha la durata di cinque anni, anche se la disabilità è permanente, o fino alla data di scadenza del certificato medico.
Il rinnovo del contrassegno deve essere effettuato entro 3 mesi dalla data di scadenza.
Per fare ciò basterà presentare presso il Comune di residenza un certificato del proprio medico di famiglia o del Pediatra di libera scelta, nel quale sia confermato il persistere delle condizioni cliniche della persona disabile esistenti già al momento del precedente rilascio.
Questa modalità non è valida per il Contrassegno concesso a seguito di una invalidità temporanea,, per il quale, alla scadenza, è consentito il rilascio di un nuovo contrassegno, sempre a tempo determinato, ma, presentando una nuova certificazione medica da parte dell'ufficio medico-legale della ASL di appartenenza, che attesti che le condizioni della persona invalida danno diritto all'ulteriore rilascio Sia per il primo rilascio, che per il rinnovo, solitamente occorrono alcuni giorni per ottenere il contrassegno.
Il ritiro può avvenire personalmente da parte del titolare o tramite una persona delegata.
La delega deve contenere il riferimento al documento richiesto, recare i dati del delegante e del delegato.
Deve, inoltre, essere accompagnata da copia del documento di identità del delegato
Il contrassegno va restituito in caso di decesso del titolare o nel caso in cui vengano meno le necessità di mobilità del disabile.

Indice




Come e dove poter utilizzare il Contrassegno



IlContrassegno deve essere esposto in originale e in modo ben visibile sul parabrezza anteriore del mezzo di trasporto, durante lo spostamento o per la sosta del veicolo in uso alla persona che ne è titolare.
Secondo il regolamento in vigore, ilContrassegno può essere utilizzato anche dall'accompagnatore della persona disabile, senza che questa sia a bordo ma, solo nel caso in cui l'accompagnatore abbia appena condotto o stia per andare a prendere il titolare del permesso.
La polizia locale che fermasse l'accompagnatore con il contrassegno esposto sul parabrezza del veicolo, ma senza il titolare del Contrassegno a bordo, verificherà la veridicità della dichiarazione dell’accompagnatore e, nel caso questa non corrispondesse al vero, potrà procedere al ritiro immediato del contrassegno.
Come detto sopra, il Contrassegno deve essere utilizzato in originale e le vigenti norme sanzionano l’utilizzo di fotocopie o di un contrassegno contraffatto.
In tali casi si incorre nel sequestro del documento non originale e nelle sanzioni pecuniarie ed amministrative, e, in caso di contraffazione, anche nella denuncia penale.
Questo tagliando, nella sua più recente versione, il CUDE, consente alla persona con disabilità di circolare dove normalmente agli altri utenti è vietato, non solo in Italia ma su tutto il territorio dell’Unione Europea, e permette la sosta nelle apposite aree di parcheggio dedicate ai disabili, e in altre aree, gratuitamente, e senza limitazioni, .
Tuttavia, anche se in possesso del CUDE, si dovrà continuare a rispettare le regole della circolazione stradale.
Questo significa che qualora vengano violati alcuni articoli del codice della strada, come parcheggiare davanti ad un passo carrabile, oppure parcheggiare in curva o ancora percorrere contro mano una strada, saremo comunque sanzionati.
Vediamo in dettaglio cosa ci permette questo Contrassegno.
Con esso potremo circolare:: - nelle zone a traffico limitato [Ztl]; - nelle zone a traffico controllato [ZtC]; - nelle aree pedonali urbane [Apu]; - nelle vie e nelle corsie preferenziali riservate ai mezzi di trasporto pubblico e ai taxi; - potremo circolare anche, in caso di blocco, sospensione o limitazione della circolazione per motivi vari, come, ad esempio, nel caso delle domeniche ecologiche o quando è prevista la circolazione a targhe alterne.
Potremo, inoltre, sostare: - negli appositi spazi riservati alle persone disabili, ad eccezione di quelli personalizzati, riconoscibili dalla segnaletica che riporta il numero dell'autorizzazione ; - nelle aree di parcheggio a tempo determinato, senza limitazioni di orario e senza l'obbligo di esporre il disco orario; - nei parcheggi a pagamento, delimitati dalle strisce blu, gratuitamente, quando gli spazi riservati alle persone disabili, delimitati dalle strisce gialle, risultino già occupati; - nelle zone a traffico limitato [Ztl]; - nelle zone a sosta limitata [Zsl], senza limiti di orario; - nelle zone a traffico controllato [Ztc]; - nelle aree pedonali urbane [Apu]; - nelle zone di divieto o limitazione di sosta, purché il parcheggio non costituisca intralcio alla circolazione; - nelle strade in cui è stato previsto il blocco, la sospensione o la limitazione della circolazione per motivi vari.
Tuttavia, questo Contrassegno non autorizza alla sosta nei luoghi dove le principali norme di comportamento e il codice della strada lo vietano, vale a dire dove reca intralcio o pericolo per la circolazione.
Non è quindi consentita nei seguenti casi: - dove vige il divieto di sosta con rimozione forzata; - dove vige il divieto di fermata; - in corrispondenza di un passo carrabile, degli attraversamenti pedonali, di quelli ciclabili e delle rampe per disabili; - sui ponti, dossi, cavalcavia, nelle strettoie, nei passaggi a livello, nelle gallerie; - sulle aree di fermata bus, sulle corsie di scorrimento dei mezzi di trasporto pubblico; - in corrispondenza o in prossimità degli incroci; - - in seconda fila, sui marciapiedi, sulle piste ciclabili, contro il senso di marcia - nelle aree riservate ai mezzi di soccorso e di polizia; - negli spazi per i mezzi pubblici o nelle aree riservate al carico / scarico delle merci; - negli spazi di parcheggio personalizzati, riservati a un singolo titolare di concessione con apposita segnaletica che riporta il numero dell’autorizzazione; nelle zone a traffico limitato [ZTL] e nelle aree pedonali urbane [APU], quando l’accesso non è autorizzato ad alcuna categoria di veicoli adibiti a servizi di trasporto e pubblica utilità;

Indice




Utilizzo in comune diverso da quello di rilascio



Anche se il diritto di accesso dei veicoli al servizio della persona disabile titolare di un contrassegno è riconosciuto in tutte le aree carrabili precedentemente descritte, , tuttavia è da tener presente che le modalità di controllo dell'accesso nelle Zone a Traffico Limitato possono variare da Comune a Comune.
In alcuni casi è sufficiente l’esposizione del contrassegno mentre in altri, soprattutto se sono presenti varchi elettronici, e stiamo percorrendo le strade di un Comune diverso da quello di residenza, bisognerà comunicare, preventivamente, al comando della Polizia locale del Comune in cui transiteremo, il numero della targa del nostro veicolo.
Pertanto, fino a quando non sarà adottato il CUDE digitale da parte della Polizia Locale di tutti i Comuni d'Italia, mediante la piattaforma unica nazionale informatica dei contrassegni unici, è sempre opportuno informarsi preventivamente presso i competenti uffici del comune di destinazione, in modo da evitare contravvenzioni per le quali saremo poi costretti, nel caso volessimo contestare la sanzione, ad effettuare un ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace del comune in questione.

Indice




Il parcheggio disabili ‘ad personam



Il parcheggio per disabili personalizzato è uno spazio per la sosta, riservato ad una specifica persona, invalida, con capacità di deambulazione impedita, o sensibilmente ridotta, o a un non vedente.
Inoltre, il parcheggio può essere assegnato anche a persone con una riduzione temporanea della capacità di deambulazione, ovviamente fino all’avvenuta guarigione.
La concessione viene garantita a prescindere che la persona sia in possesso della patente o sia in grado di guidare l’automobile.
Questo beneficio viene riconosciuto anche se a condurre la vettura sia un’altra persona.
Rispetto ai parcheggi per disabili generici, utilizzabili da tutti gli invalidi in possesso del contrassegno per la sosta, i parcheggi personalizzati sono riservati a un soggetto specifico e non possono essere occupati da nessun altro veicolo, anche se con il contrassegno esposto.
Lo spazio di sosta è delimitato a terra, come gli altri parcheggi per disabili, da strisce gialle e, per individuare che quest'area è strettamente riservata, è presente l'apposito segnale verticale su cui, oltre al simbolo della disabilità, è riportato il numero della concessione., che rende questo spazio personale.
Solitamente, tale area è posizionata nei pressi dell’abitazione o del luogo di lavoro della persona invalida.
Per ottenere la concessione, la persona deve essere titolare del Contrassegno o farne domanda contestualmente.
La richiesta va presentata al Comune dove la persona risiede o lavora. Solitamente è l'ufficio della Polizia Locale che gestisce queste pratiche. Tuttavia, per poter ottenere questa agevolazione, è necessario che il richiedente risieda o lavori in un’area urbana ad alta densità di traffico veicolare e che, nella stessa, vi sia carenza di stalli di sosta, e che ne' il richiedente, ne' un famigliare convivente, abbia a disposizione un box o un posto auto dal quale possa essere facilmente raggiunta l’abitazione o il posto di lavoro.
L’accettazione da parte del Comune non è però automatica.
La richiesta può essere respinta se, ad esempio, nella stessa zona sono già presenti molti parcheggi riservati ai disabili.
La concessione del parcheggio personalizzato nei pressi dell'abitazione o del luogo di lavoro è gratuita.

Indice




Dimensioni dei parcheggi per disabili



In genere, in Italia, hanno le seguenti dimensioni:
larghezza 2,5 metri, lunghezza 5 metri.
Tuttavia, gli articoli 10 e 16 del DPR 24 luglio 1996, n.503 e il D.M. 236/1989 ai punti 4.2.3. e 8.2.3, recitano:
larghezza non inferiore ai 3,20 metri e lunghezza non inferiore ai 6 metri.

Indice




Sanzioni per la sosta negli stalli destinati ai disabili



Come già detto, anche i possessori del contrassegno per la sosta, devono essere rispettosi del codice della strada.
A tal proposito, al veicolo in sosta nello stallo per disabili che dovesse superare i limiti stabiliti dell'area, anche se in possesso dell'apposito Contrassegno, può essere comminata una sanzione pecuniaria.
Dal 1 gennaio 2022, in base all’aggiornamento del Codice della Strada, chiunque occuperà uno stallo riservato ai disabili senza la dovuta autorizzazione, riceverà una sanzione raddoppiata rispetto al passato.
Inoltre, anche la decurtazione dei punti sulla patente è stata aumentata, passando da 2 a 6 punti, [art. 188 comma 3-bis].
Invece, le auto dotate di contrassegno disabili, non possono essere rimosse, ne' bloccate con le ganasce, ma solo multate se parcheggiate in luogo vietato.
Se, invece, viene occupato un parcheggio personalizzato con una vettura non dotata di contrassegno di sosta per disabili, il titolare del parcheggio può rivolgersi alle autorità che potranno provvedere, non solo a comminare la sanzione, ma anche a far rimuovere il veicolo.
Inoltre, in questo caso, può essere ascritto anche il reato di violenza privata, che prevede, ai sensi dell’art. 610 del CodicePenale, la reclusione fino a 4 anni, come stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza 17794/2017.
Se invece il veicolo che occupa lo stallo personalizzato è dotato di contrassegno di sosta per invalidi, l'autorità potrà solo multare il proprietario del veicolo, senza poterne chiedere la rimozione [articolo 354 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada].

Indice




Pagine Utili

Orbolandia su Youtube

 

 

 

Categorie

Archivio