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Orbolandia
Claudia Conti



14 Maggio 2019, mi trovo a Scandicci, presso la scuola nazionale cani guida, della Regione Toscana per frequentare il corso di assegnazione del cane guida.
Per me sarà il secondo cane guida; fino a tre anni fa al mio fianco c’era Rina, una Golden dolcissima, anarchica e indipendente.
Siamo tutti seduti su delle panchine disposte a semi cerchio in una parte di giardino della scuola; ora mancano davvero pochi minuti, sono emozionata come quando ho conosciuto Rina, anche se ora con meno ansia, sicuramente i 12 anni e mezzo con Rina giocano a mio favore, anche se ciò non toglie la consapevolezza che ogni cane sia una storia a se e quindi con la sua parte di incognite.
Ecco, un primo cagnolone arrivare, è una Labrador e si chiama Berta, poi man mano arrivano: Viola, Zago, Zeus, Zeni, Zeta, Visnu’, Volga, Vidia e poi ecco Simona accompagnare Vino proprio accanto a me; è un Golden di quasi due anni; tendo il mio palmo verso il suo muso per farmi conoscere, poi inizio ad accarezzarlo, cosa che lui sembra decisamente gradire. Mentre lo accarezzo il mio pensiero va a Rina, a quando l’accarezzai la prima volta, a l'impaccio che provai nel compiere quel gesto che ora mi riesce così spontaneo e naturale, da comprendere i tanti cambiamenti avvenuti con Rina, e mi dico: “chissà cosa mi insegnerà Vino?” Il mio pensiero viene interrotto dal movimento di Vino, che con una certa determinazione si avvicina agli altri corsisti per conoscerli e farsi coccolare, per tutta la durata del corso questa sarà la sua caratteristica dominante, da essere soprannominato scherzosamente “zoccolo.”
Terminata la fase iniziale della conoscenza reciproca, si da inizio alla tenuta in guida del cane, effettuando all’esterno della scuola diverse tipologie di percorsi.
Dopo più di tre anni tornavo a farmi guidare da un cane, dovevo nuovamente imparare a fidarmi di un’altro cane che non era Rina, cosa tutt’altro che scontata.
Non c’è ansia nel camminare con Vino, ma attenzione ai suoi segnali, per poi agire di conseguenza; noto che la sua andatura è diversa da quella di Rina, si perché se l’andatura di Rina era piuttosto intraprendente, quella di Vino è decisamente più tranquilla, Simona mi sottolinea l’importanza di rispettare questa sua andatura per mantenere una guida efficace e senza stress per il cane.
È passata una settimana dall’inizio del corso, ed oggi è un giorno speciale, conosceremo le famiglie affidatarie che si sono presi cura dei nostri cucciolotti.
E così istruttori, il personale amministrativo della scuola, noi assegnatari e le famiglie affidatarie ci ritroviamo tutti assieme, in quel momento colgo il grande lavoro che c’è dietro alla riuscita di ogni singolo cane guida, ho un nodo alla gola e vorrei esprimere la mia gratitudine a ciascuno di loro.
Ora noi assegnatari conosceremo la famiglia del nostro cane guida; così ho modo di conoscere la famiglia affidataria di Vino, è bello scorgere in ogni loro parola l’amore e la premura che hanno avuto per Vino!
Quante cose mi raccontano di Vino di quando era cucciolo, che ora mi sembra di conoscerlo da sempre.
Sono contenta che Vino abbia avuto questa bella famiglia, per questa ragione sarà mia premura mantenere i contatti, cosa che non ho saputo fare con la famiglia affidataria di Rina.
Le due settimane di corso sono giunte al termine, si torna a casa con un nuovo bagaglio di esperienze, di emozioni e con una grande avventura a cui dare forma e vita.




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Claudia Conti con Vino a Scandicci

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