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Patrizia Viaro



Sono Patrizia Viaro,
milanese, non vedente a causa di retinite pigmentosa, parte di binomio caneguida-conduttore cieca dal 2005, quando nella mia vita entrò Shaky, femmina di Labrador gialla addestrata dal servizio Cani Guida dei Lions di Limbiate.
Mi ero avvicinata ai cani guida perché volevo da tanti anni un cane, ma trascorrendo buona parte della mia giornata fuori casa, non avevo mai accolto un cucciolo.
Insieme a Shaky capii che il muovermi con un cane guida accanto era per me congeniale e dava spunti diversi alla mia autonomia.
Inoltre mi appassionava sempre di più il mondo cinofilo.
Nel 2016, quando la mia principessa mi lasciò, decisi di prendere un cucciolo, di crescerlo per poi avviarlo alla professione di cane guida, qualora ci fossero stati i presupposti fisici e caratteriali.
Mi rivolsi ad un allevamento di Labrador con esperienza ventennale.
Esposi il mio progetto all’allevatrice insieme scegliemmo la cucciola.
Così nella mia vita entrò Rendy, Labrador chocolate, di 2 mesi. Nel primo anno mi avvalsi dell’aiuto di una dogsitter e di un’educatrice cinofila per le uscite e per i primi rudimenti di obbedienza della cucciola.
Ebbi cura di socializzare Rendy con i propri consimili, con ogni tipologia di persona e con tutte quelle situazioni ambientali che avrebbero costituito i luoghi di lavoro di un cane guida.
La canina venne sottoposta a visita oculistica, a radiografie per anche e gomiti e a sterilizzazione.
Sia il quadro clinico che il carattere della canina furono considerati ottimali per intraprendere la carriera di cane guida.
Mi rivolsi sia a scuole per cani guida che ad addestratori privati.
Mi venne prospettato un periodo di 6/9 mesi in cui la canina sarebbe dovuta rimanere presso la scuola/struttura per svolgere l’addestramento.
E ben presto fu chiara per me l’impossibilità di poter accettare un distacco così lungo.
Feci due brevi esperienze con addestratori di cani guida privati che non andarono a buon fine.
Così, dato che nel frattempo avevo istaurato un rapporto di stima e di fiducia con un’istruttrice cinofila, proposi a questa persona di supportarmi, facendomi da occhi, a preparare Rendy come cane guida.
Così iniziò per me un percorso molto appassionante, non privo di momenti complessi, ma ricco di soddisfazioni e particolarmente stimolante, che portò Rendy e me ad essere un binomio caneguida-conduttorecieco a tutti gli effetti.
La mia attuale situazione visiva e di ciecità completa.
Utilizzo diversi mezzi di trasporto per recarmi sia al lavoro che per coltivare i miei interessi.
Per gli spostamenti non mi avvalgo del bastone bianco... Rendy mi accompagna egregiamente in tutti questi spostamenti.
Dato il mio sempre crescente interesse per la cinofilia e dato il carattere incline ad apprendere sempre nuove nozioni di Rendy, e ancora dato il rapporto nato e consolidato con l’istruttrice cinofila che mi ha supportato in questi anni, spesso prendo parte a stage che riguardano la cinofilia.
Leggo molto su questo argomento. Tutto questo mi ha portata a creare una pagina FaceBook, Cane Guida InForma, nata il 28 marzo 2020 per suggerire ai binomi caneguida-conduttore cieco alcuni esercizi da fare in ambiente domestico per mantenersi informa in questo periodo in cui le attività sono ridotte a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19.




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Patrizia Viaro con Rendy in guida a Firenze, durante la giornata del cane guida del 19 Ottobre 2019

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